Giro di vite della magistratura su tre persone già condannate che devono scontare ancora la pena stabilita alla fine del processo. A realizzare l’operazione sono stati i carabinieri della Compagnia di Massa che in questi giorni hanno intensificato i controlli su tutto il territorio comunale. Il primo ad essere tratto in arresto è stato A.T. un uomo di 85 anni. L’uomo il 19 luglio 2013 sparò al suo vicino di casa per una lite che durava da tempo. Usò una rivoltella che lui, ex guardia giurata, aveva il permesso di tenere nella sua casa di Campareccia: un 357 Magnum realizzata dalla Smith & Wesson. Un pistolone made in Usa, per capirci. I giudici di primo e secondo grado l’hanno ritenuto colpevole di tentato omicidio. E nei giorni scorsi la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dal legale confermando la sentenza. I militari l’hanno arrestato. Adesso dovrà scontare la pena all’interno della propria abitazione: è agli arresti domiciliari, tanto per capirci. Doveva andare in carcere ma l’avvocato ha chiesto e ottenuto i domiciliari, soprattutto tenendo conto dell’età avanzata. Agli arresti domiciliari è finito anche un 70enne che deve scontare una pena di tre anni per una violenza sessuale commessa nel 2018 sempre a Massa. Ad un terzo arrestato, molto più giovane, è andata decisamente peggio: è un 35enne che deve espiare 3 anni e 4 mesi di reclusione per il reato di estorsione commesso sempre a Massa nel 2018. In questo caso però l’uomo è stato tradotto in carcere.