
I cartelli con i divieti affissi in seguito all’ordinanza del sindaco Persiani
MARINA DI MASSAL’evento in sé è stato emozionante perché la protagonista è una futura mamma che ha annunciato ad amici e parenti il sesso della creatura che porta in grembo. Ma il "baby shower" allestito venerdì sera – così si chiamano queste tipologie di feste – è stato fatto nell’unico posto in cui nessuno può mettere piede: il tratto di arenile-scogliera dell’ex Turimar che il sindaco Francesco Persiani ha chiuso alla sosta e al transito di mezzi e pedoni a causa del rischio crollo di alcuni manufatti per effetto dell’erosione.
I cartelli ci sono da un paio di giorni, idem i nastri biancorossi che delimitano l’area dichiarata offlimits con apposita ordinanza. Eppure la sera stessa in cui sono scattati i divieti c’è chi non si è nemmeno curato della presenza dei pericolanti ex servizi igienici, al confine con il bagno "Marchini", la cui soletta in cemento è spaccata. La gioia per il nascituro, o nascitura, è andata oltre il rispetto delle regole. Ma alcuni passanti – turisti lombardi in vacanza a Marina – hanno visto la scena e avvertito chi di dovere. "Come minimo la festa è durata fino alle 21,30-22 – raccontano – poi ce ne siamo andati perché qualcuno ci ha visto e non volevamo guai". Ma il tam-tam ormai era partito e le segnalazioni, ben presto, sono arrivate anche sul telefono di Itala Tenerani, presidente del Consorzio balneari Massa, pure lei scioccata dall’episodio.
"Mi sono arrivate alcune foto – racconta – e sinceramente non credevo ai miei occhi. Non riesco a capire il senso di una cosa del genere, essendo quella una zona pericolosa. D’accordo che parliamo di un lungo tratto di 45 metri, sebbene fatto di sassi e non di una spiaggia vera e propria, e che la gente ha il diritto di frequentarla, ma la sicurezza deve stare al primo posto conciliando, se possibile, le due cose: la messa in sicurezza e la fruibilità dell’arenile. Pertanto o si mette in sicurezza il fabbricato che rischia di crollare, collocandoci qualcosa che lo tenga in piedi, oppure va eliminato. Bisogna far capire alle persone che in quell’area ci sono lavori di messa in sicurezza e che dopo la situazione tornerà alla normalità. Ho parlato anche con il sindaco – conclude Tenerani – esprimendogli le mie preoccupazioni. Ha detto che mi farà sapere sulla tempistica dell’intervento. L’importante è che non si faccia male nessuno, abbiamo già tanti problemi tra erosione, Guang Rong e lavarone: solo la manta ha attirato, in positivo, un sacco di persone".