"Ora telecamere e pattuglie permanenti"

Il comitato dei residenti insiste sulla necessità della prevenzione. Confesercenti: "Chi crea paura e panico va messo da parte"

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C’era un’emergenza movida in piazza Mercurio: avevano ragione i cittadini e gli esercenti. L’azione dei Carabinieri non lascia ora spazio ad alcun dubbio, se mai ce ne fossero stati. Non si parla di schiamazzi nel cuore della notte. No, si parla di bottiglie rotte usate come coltelli per ferire, di ragazzini che girano con lo spray al peperoncino per usarlo con l’obiettivo di colpire e fare male, non solo a scopo di difesa. Una situazione che è andata scemando soltanto nelle ultime settimane, grazie ai maggiori controlli delle Forze dell’Ordine, ma è chiaro che ora non bisogna fare alcun passo indietro. Anzi, c’è da fare ancora di più. A chiederlo è prima di tutto il comitato dei residenti: "Dal punto di vista del controllo degli episodi di violenza crediamo che tra telecamere e pattuglia fissa, almeno per la zona di Piazza Mercurio, dei risultati ce ne saranno. Purtroppo ci pare che ci sia un vuoto a monte nella prevenzione ed intervento per altri aspetti della movida che, oltre a danneggiare noi cittadini, vanno anche ad alimentare un senso di impunità diffusa che potrà poi sfociare di nuovo in violenza appena le misure straordinarie saranno ritirate". Perché fermare la violenza in quanto tale non basta per rendere un centro storico a misura di famiglia: "Il Prefetto ha chiarito come il suo operato, ovvero quello di Polizia e Carabinieri, sia tutto volto al solo controllo dell’ordine pubblico. Quindi tutto il resto in carico a chi è? Il disturbo della quiete pubblica, gli atti contrari alla pubblica decenza, in generale tutti i comportamenti irrispettosi di regolamenti e leggi da parte dei clienti dei locali, e quindi di rimando anche dei gestori degli stessi. Secondo noi è necessario chiarire una volta per tutte le responsabilità e intervenire su tutti gli aspetti della situazione. E non bastano ordinanze buttate lì che nessuno fa rispettare".

La notizia dell’intervento dei militari dell’Arma conferma l’allarme lanciato anche da Confesercenti: "Sicuramente i controlli servono, come dicevamo – evidenzia il presidente Stefano Gazzoli –. Noi vorremmo soltanto tornare ad avere delle piazze vivibili per il divertimento sano delle famiglie. Chi crea minacce, paura e panico deve essere messo da parte, non può essere accettato. Ora però i controlli devono essere costanti, per far rispettare le regole sia a chi vive la movida sia agli esercenti negli orari e nelle modalità di somministrazione alcolici. Confesercenti resta a disposizione del Comune e delle istituzioni per dare il proprio contributo ogni volta che serve". Rifondazione Comunista è invece critica sulle misure introdotte e proposte dalla maggioranza di centrodestra di Massa: "I problemi delle risse in piazza si risolvono con bastonate ed esercito. Questa la linea miope della destra massese. Il consigliere Cagetti auspica metodi violenti e autoritari per risolvere un problema complesso come quello legato alla movida. Gli fa eco Cofrancesco convinto della necessità della scesa in piazza dell’esercito, della necessità di militarizzare il nostro territorio. Certo questo è il modo più semplice per affrontare il problema, ma anche quello per non risolverlo. Il problema si sposterebbe in altre zone, magari più periferiche, fuori dai ‘salotti bene’ della città. A nostro parere la questione è complessa e servono approcci complessi".