Per la legge dei grandi numeri bisognava aspettarsi che prima o poi la Carrarese di Antonio Calabro potesse incappare nella sua prima sconfitta. Il disco rosso è arrivato a Recanati fermando una striscia di 13 risultati utili consecutivi. Se un passaggio a vuoto poteva essere messo in preventivo meno lo era di queste proporzioni.
Cos’è successo? "Non mi aspettavo una Carrarese così – ha ammesso mister Calabro -. Da quando sono arrivato abbiamo impattato le partite sempre in maniera molto diversa con una mentalità ed un atteggiamento giusti. E’ stata una gara dove sin dalle prime difficoltà è stato evidente che non eravamo assolutamente in partita nelle decisioni e negli interventi, non tanto a livello tattico quanto proprio a livello di errori singoli. Chi ha fatto calcio sa che queste gare possono capitare. Bisogna analizzarle e rimanere sempre lucidi perché quello che ci ha permesso di fare bene sinora è stato l’entusiasmo, la mentalità. Non si può rischiare di cancellare tutto per un tempo. Nella ripresa la reazione c’è stata. Ho chiesto alla squadra di non mollare e su questo mi ha soddisfatto. Abbiamo fatto un primo tempo troppo brutto per essere vero. E’ ovvio che non bisogna far finta di niente e c’è da analizzare bene il tutto".
La classifica non è stata compromessa ma quando può incidere questa scoppola sul piano del morale?
"Dipende da come verrà gestita. Bisogna farlo con la calma e cercando di capire tutto quello che è successo. A volte le sconfitte danno ancora più valore alle vittorie. Una sconfitta può capitare da un momento all’altro e non bisogna sottovalutare mai niente, nemmeno durante la settimana. C’è da dire che la fine di una partita storta sancisce sempre l’inizio di un’altra e la successiva, se fai tesoro degli errori che hai fatto, ti può far risollevare soltanto se sei lucido. Se cominci a perdere le staffe e a trovare responsabili o fantasmi dove non ci sono allora si può rischiare di entrare in un tourbillon negativo. Bisogna restare cattivi, decisi ma anche tranquilli".