Operaio travolto e ucciso, la tragica fine di Angelo. Il dolore degli amici sul web

I compagni di scuola lo ricordano con commozione

Angelo Adduocchio

Angelo Adduocchio

Massa, 23 giugno 2018 - Il suo sorriso, ma anche i riccioli e la risata. Angelo Adduocchio ha lasciato un segno tangibile nella comunità di Filattiera e non solo. La sua prematura scomparsa, a causa di un incidente sul lavoro, ha addolorato tantissimi giovani che non riescono darsi pace di quanto accaduto.

Il ragazzo è morto giovedì mattina lungo l’autostrada A15, investito da un camion, mentre stava lavorando all’interno di un cantiere, vicino all’area di servizio di Medesano. Negli ultimi giorni era impegnato, con tutti i suoi amici a organizzare la Festa della fame e della sete, appuntamento fisso dell’estate per tutti i giovani lunigianesi. Ovviamente, in segno di rispetto, la manifestazione è stata rimandata e l’altra sera i ragazzi si sono ritrovati in piazza per ricordare Angelo. Anche la sua pagina facebook è stata riempita di tanti messaggi di addio. «Non c’è parola che possa dare il giusto conforto - ha scritto Giulia - ma voglio ricordarti con quei capelli riccioli, quel sorriso e quella voglia di scherzare che condizionava tutti. Eravamo nella solita scuola a Filattiera, ci si conosceva. Ora porta il tuo sorriso ovunque».

«Gli anni più belli li abbiamo passati insieme tra i banchi di scuola - ha scritto Mattia, pubblicando una foto di classe - dove bastava solo guardarci per scoppiare a ridere. Lo sai, non sono solito esternare le mie emozioni ma con te mi sento in dovere di farlo. Ho un peso sullo stomaco che non ti immagini e credo che rimarrà per molto. Non voglio dirti né addio né arrivederci, io ti saluto amico mio e spero di incontrarti di nuovo. Un’ultima cosa, fammi una promessa: non ti scordare di me perché io non lo farò con te. Ti voglio bene». «Alle volte la vita è proprio ingiusta - ha aggiunto Serena - esci la mattina presto per andare al lavoro e guadagnarti da vivere e non torni più, perché la sicurezza non esiste da nessuna parte». E poi gli amici del paese: Angelo non era originario di Filattiera ma viveva lì con la famiglia da diversi anni e si era integrato bene, come ricorda il sindaco Annalisa Folloni.

Monica Leoncini