Sono oltre duemila i soldati pontremolesi che hanno combattuto nella guerra 1915-18, secondo il libro “Ma nel cuore nessuna croce manca. I Pontremolesi Caduti nella Prima Guerra Mondiale“, presentato ieri alle Stanze del Teatro della Rosa: i caduti sono stati 363. Il volume edito dall’Istituto storico della resistenza apuana è il risultato di un minuzioso lavoro a cura di Paolo Bissoli, Ezio Della Mea, Enzo Menconi con contributi di Caterina Rapetti. Alla presentazione ha preso parte anche il professor Alessandro Volpi (nella foto) che ha composto un quadro storico del periodo sottolineando che la Spagnola fu responsabile di un terzo dei caduti e che dalle schede dei soldati pontremolesi c’è un livello di istruzione più alto rispetto ad altri territori.  Il libro mette in evidenza fulgidi esempi di eroismo, basta contare i medagliati che sono numerosi per un Comune piccolo come Pontremoli. Villafranca può vantare le due uniche medaglie d’oro al valore di tutta la provincia: sono quelle di Flavio Torello Baracchini e di Ettore Viola che meritò anche due medaglie d’argento e ispirò un personaggio del romanzo di Hemingway in ‘Addio alle armi’. Ma ci sono stati umili contadini-soldati che hanno lasciato un’impronta di valore e coraggio da salvaguardare. Il volume esamina anche monumenti e lapidi nel territorio pontremolese studiati dalla storica dell’arte Caterina Rapetti. In particolare il monumento inaugurato nel settembre del 1924 in piazza Vittorio Emanuele II, pagato con una raccolta fondi che fruttò 74.684,85 lire e le lapidi nelle sede della Misericordia e al cimitero monumentale. Diversi marmi nei cimiteri frazionali sono stati elencati da Paolo Bissoli che ha raccontato aneddoti offerti dalla ricerca. L’ammiraglio Enzo Menconi ha illustrato le fasi dello studio e Ezio Della Mea ha parlato della situazione dei sacrari. N.B.

Cronaca

Sono oltre duemila i soldati pontremolesi che hanno combattuto nella guerra 1915-18, secondo il libro “Ma nel cuore nessuna croce manca. I Pontremolesi Caduti nella Prima Guerra Mondiale“, presentato ieri alle Stanze del Teatro della Rosa: i caduti sono stati 363. Il volume edito dall’Istituto storico della resistenza apuana è il risultato di un minuzioso lavoro a cura di Paolo Bissoli, Ezio Della Mea, Enzo Menconi con contributi di Caterina Rapetti. Alla presentazione ha preso parte anche il professor Alessandro Volpi (nella foto) che ha composto un quadro storico del periodo sottolineando che la Spagnola fu responsabile di un terzo dei caduti e che dalle schede dei soldati pontremolesi c’è un livello di istruzione più alto rispetto ad altri territori. 
Il libro mette in evidenza fulgidi esempi di eroismo, basta contare i medagliati che sono numerosi per un Comune piccolo come Pontremoli. Villafranca può vantare le due uniche medaglie d’oro al valore di tutta la provincia: sono quelle di Flavio Torello Baracchini e di Ettore Viola che meritò anche due medaglie d’argento e ispirò un personaggio del romanzo di Hemingway in ‘Addio alle armi’. Ma ci sono stati umili contadini-soldati che hanno lasciato un’impronta di valore e coraggio da salvaguardare. Il volume esamina anche monumenti e lapidi nel territorio pontremolese studiati dalla storica dell’arte Caterina Rapetti. In particolare il monumento inaugurato nel settembre del 1924 in piazza Vittorio Emanuele II, pagato con una raccolta fondi che fruttò 74.684,85 lire e le lapidi nelle sede della Misericordia e al cimitero monumentale. Diversi marmi nei cimiteri frazionali sono stati elencati da Paolo Bissoli che ha raccontato aneddoti offerti dalla ricerca. L’ammiraglio Enzo Menconi ha illustrato le fasi dello studio e Ezio Della Mea ha parlato della situazione dei sacrari.
N.B.

Omaggio agli oltre duemila soldati pontremolesi caduti nel ’15-’18    

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Omaggio agli oltre duemila soldati pontremolesi caduti nel ’15-’18

Presentato al teatro della Rosa il libro “Ma nel cuore nessuna croce manca“. Una raccolta di tanti esempi di eroismo

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