Occupazione di un alloggio Donna assolta: aveva necessità

Maria Ciambelli trovò rifugio in via delle Tortore. Comune d’accordo

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E’ finito con la assoluzione dell’imputata un episodio che nell’autunno del 2017 ebbe grande clamore: l’occupazione di un appartamento di via delle Tortore da parte di Lucia Ciambelli. Si tratta di un alloggio alla Partaccia che serve per rispondere all’emergenza abitativa. La donna era stata denunciata per aver occupato, secondo la tesi accusatoria dei Servizi sociali del Comune, in modo abusivo l’alloggio di via delle Tortore insieme al compagno, che ora è deceduto. Ieri Lucia Ciambelli è stata assolta dal giudice Elisabetta Congiusta, assoluzione richiesta anche dal pm onorario Susan Petrini e ovviamente dall’avvocato difensore Valentina Ramacciotti. Al centro del processo un episodio che, nell’immediatezza, ha avuto grande risonanza e clamore: era l’ottobre del 2017 quando la coppia, Lucia Ciambellini ( presente ieri in udienza) e il compagno occuparono la casa costretti da uno stato di necessità, un gesto che finì con una denuncia. Ieri il processo: il legale difensore ha sostenuto che non si ravvisava il reato contestato perché ci sarebbe stata una implicita autorizzazione dell’amministrazione comunale e che comunque la coppia aveva agito spinta da un grave stato di necessità. Il giudice ha accolto le richieste del pm e del difensore ed ha assolto l’imputata. Tra un mese ci sarà il deposito della sentenza e se ne conosceranno le motivazioni. In aula come testimone c’era anche il presidente del consiglio comunale di Massa Stefano Benedetti.

Maria Nudi