di Alessandra Poggi  Un fatto di sangue macchia una zona degradata della città: i ponti di Anderlino, che nella notte tra mercoledì e giovedì hanno visto un accoltellamento brutale e volontario. È ancora in prognosi riservata l’uomo di 35 anni pugnalato a un fianco nella notte proprio in località Anderlino. Sul posto sono intervenuti gli uomini dell’Arma guidati dal maggiore Cristiano Marella e un’ambulanza del 118. All’arrivo dei carabinieri i medici erano era già sul posto, ma ormai l’accoltellatore si era dato alla fuga, complice il buio e la vasta superficie verde che contraddistingue la località, un luogo ormai in degrado come testimonia l’accaduto.  La caccia all’uomo è partita, ma solo la vittima, una volta recuperate le forze, potrà dare indicazioni per rintracciare il suo aggressore ed assicurarlo alla giustizia. Secondo le prime ricostruzioni il 35enne di origine marocchina, un senzatetto che in passato aveva avuto a che fare con le forze dell’ordine, sarebbe stato accoltellato da un connazionale per una questione di alloggio attorno alle 23,30. Poco distante ci sono dei caseggiati abbandonati che sono diventati bivacchi per questi senzatetto, e la lite tra i due sarebbe scaturita proprio per una questione di diritto abitativo. Quasi sicuramente complice l’alcol che ha alterato gli animi, durante il litigio è spuntata una lama che ha trafitto l’addome del giovane.  Il 35enne a questo punto è caduto a terra lanciando un grido di dolore. A chiamare l’ambulanza e i carabinieri è stato un altro connazionale, che ha udito le urla e risposto alla chiamata di aiuto soccorrendo il marocchino ferito. La vittima, all’arrivo dei soccorsi, era in una pozza di sangue e, anche se ancora cosciente, non è stato in grado di dare dettagli utili alla cattura dell’accoltellatore. Portato in pronto soccorso a sirene spiegate il giovane è stato sottoposto ad un primo intervento chirurgico nella notte e ad un secondo nella mattinata di ieri.  Da una prima diagnosi la lama non avrebbe causato danni letali agli organi interni, ma come detto al momento i medici non hanno ancora sciolto la prognosi. Dopo il fatto di sangue il campanello di allarme ha suonato forte tra i numerosi abitanti, in particolare quelli della zona residenziale che sorge subito dopo questo abbandono e degrado. Due mondi che si contrastano e dove vivono persone dalla vita completamente diversa.  Da una parte la ’Beverly Hills’ carrarese con ville e villette milionarie, dall’altra caseggiati ormai diventati dei ruderi che come in questo caso si trasformano in un alloggio di fortuna per persone ai margini della società. Una scena di sangue che i residenti si aspettavano da tempo e che si è consumata nella notte tra mercoledì e giovedì. Intanto proseguono le ricerche per rintracciare il connazionale che ha accoltellato il 35enne dopo una lite furibonda, di ieri gli ultimi sopralluoghi in zona per trovare tracce utili ad identificarlo.

Cronaca

di Alessandra Poggi

Un fatto di sangue macchia una zona degradata della città: i ponti di Anderlino, che nella notte tra mercoledì e giovedì hanno visto un accoltellamento brutale e volontario. È ancora in prognosi riservata l’uomo di 35 anni pugnalato a un fianco nella notte proprio in località Anderlino. Sul posto sono intervenuti gli uomini dell’Arma guidati dal maggiore Cristiano Marella e un’ambulanza del 118. All’arrivo dei carabinieri i medici erano era già sul posto, ma ormai l’accoltellatore si era dato alla fuga, complice il buio e la vasta superficie verde che contraddistingue la località, un luogo ormai in degrado come testimonia l’accaduto. 
La caccia all’uomo è partita, ma solo la vittima, una volta recuperate le forze, potrà dare indicazioni per rintracciare il suo aggressore ed assicurarlo alla giustizia. Secondo le prime ricostruzioni il 35enne di origine marocchina, un senzatetto che in passato aveva avuto a che fare con le forze dell’ordine, sarebbe stato accoltellato da un connazionale per una questione di alloggio attorno alle 23,30. Poco distante ci sono dei caseggiati abbandonati che sono diventati bivacchi per questi senzatetto, e la lite tra i due sarebbe scaturita proprio per una questione di diritto abitativo. Quasi sicuramente complice l’alcol che ha alterato gli animi, durante il litigio è spuntata una lama che ha trafitto l’addome del giovane. 
Il 35enne a questo punto è caduto a terra lanciando un grido di dolore. A chiamare l’ambulanza e i carabinieri è stato un altro connazionale, che ha udito le urla e risposto alla chiamata di aiuto soccorrendo il marocchino ferito. La vittima, all’arrivo dei soccorsi, era in una pozza di sangue e, anche se ancora cosciente, non è stato in grado di dare dettagli utili alla cattura dell’accoltellatore. Portato in pronto soccorso a sirene spiegate il giovane è stato sottoposto ad un primo intervento chirurgico nella notte e ad un secondo nella mattinata di ieri. 
Da una prima diagnosi la lama non avrebbe causato danni letali agli organi interni, ma come detto al momento i medici non hanno ancora sciolto la prognosi. Dopo il fatto di sangue il campanello di allarme ha suonato forte tra i numerosi abitanti, in particolare quelli della zona residenziale che sorge subito dopo questo abbandono e degrado. Due mondi che si contrastano e dove vivono persone dalla vita completamente diversa. 
Da una parte la ’Beverly Hills’ carrarese con ville e villette milionarie, dall’altra caseggiati ormai diventati dei ruderi che come in questo caso si trasformano in un alloggio di fortuna per persone ai margini della società. Una scena di sangue che i residenti si aspettavano da tempo e che si è consumata nella notte tra mercoledì e giovedì. Intanto proseguono le ricerche per rintracciare il connazionale che ha accoltellato il 35enne dopo una lite furibonda, di ieri gli ultimi sopralluoghi in zona per trovare tracce utili ad identificarlo.

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