Noto artista iraniano muore in casa di riposo

Sami Burhan aveva 92 anni e viveva nella nostra città. Pioniere dell’arte araba, era stato scelto dallì’Onu per una campagna anti droga

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Di origine siriana, era nato ad Aleppo e aveva lavorato anche alla corte del sultano di Istanbul come calligrafico, pittore e scultore. Era stato scelto dall’Onu per disegnare una litografia contro la droga. Stiamo parlando dell’artista Sami Burhan, classe 1929, deceduto a Massa dove viveva da anni. Dopo varie vicissitudini, infatti, la vita l’aveva costretto a espatriare e arrivato nella nostra città ha subito trovato amici che in qualche modo l’hanno sostenuto e aiutato fino alla fine avvenuta in una casa di riposo.

"Avevo conosciuto Sami – ricorda Bruno Giampaoli, presidente di Italia Nostra – in casa di mia sorella Angela Giampaoli, portato dalla figlia Franca Giuseppini. In molte occasioni conviviali ci siamo confrontati parlando di politica, religione e arte. Sami era un bravo pittore conosciuto in tutto il mondo, purtroppo non aveva un impresario o qualcuno che si interessasse delle sue opere e così non aveva riscontro economico. Ricordo la sua modestia e la grande dignità che lo sosteneva moralmente, non mi risulta che avesse mai rimpianto il tempo migliore o avesse criticato la sua situazione economica attuale. Viveva con una visione positiva del destino alla maniera islamica di cui era sicuramente un grande fedele sostenitore. Ricordo la sua felicità quando gli amici gli inaugurarono una mostra personale in città. Era il 30 agosto del 2019 e nella saletta in via Cairoli c’erano molti amici, artisti e semplici curiosi per conoscere questo artista anziano ma modernissimo di fama internazionale, completamente sconosciuto ai più. La serata passò magnificamente, vari critici e artisti presenti lo gratificarono con belle parole e poi ci fu anche un piccolo rinfresco per festeggiare la sua vita e la sua presenza nella nostra città. Purtroppo nessuna autorità venne a conoscerlo e questa rimane anche per i suoi amici una brutta cosa che si spera possa essere recuperata organizzando a posteriori una mostra delle sue opere piene di colori e immagini sprizzanti pace e serenità come in effetti tutta la sua figura emanava".

Sami Burhan è stato calligrafo islamico del Sultano di Istanbul. In Italia ha frequentato diverse accademie, tra cui l’Accademia di Belle Arti di Roma. Nel 1974 ha insegnato calligrafia islamica all’università di Roma, mentre nel 1986 è stato il prima artista arabo scelto dall’Onu per disegnare una litografia, una busta e dei francobolli contro la droga. Nel 1973 ha uno stretto rapporto con i reali d’Arabia per i quali ha realizzato una scultura monumentale per l’università Re Sud di Riyad. Nel 1993 è stato dichiarato “pioniere dell’arte araba” alla prima Biennale degli Emirati Arabi Uniti.