"Non chiudete gli occhi davanti alla violenza"

Allarme per i dati in aumento al convegno di Uil Pensionati: i casi tra le mura di casa triplicati dopo il Covid. Una rete per tutelare le vittime

Migration

La violenza domestica è un fenomeno allarmante e subdolo che dietro le mura di casa continua a crescere anche nella nostra provincia: lo hanno evidenziato con chiarezza i relatori che hanno partecipato sabato al convegno organizzato nella Sala della Resistenza a Palazzo Ducale dal Coordinamento pari opportunità e politiche di genere della Uil Pensionati area Nord Toscana tramite le coordinatrici Illia Lombardi e Anna Mura.

Interventi qualificati con Laura Crapanzano, criminologa della polizia municipale di Massa, per la Questura di Massa Carrara Stefano Silvestris, primo dirigente divisione anticrimine, ed Elisabetta Moretti, vice dirigente della squadra mobile, per l’Arma dei Carabinieri il maggiore Cristiano Marella, comandante della compagnia di Carrara, Francesca Menconi dell’associazione Donna Chiama Donna di Carrara, Maria Luisa Sacchelli dell’associazione Duna. C’è un aspetto su cui bisogna intervenire sotto il profilo culturale: le violenze avvengono soprattutto fra le mura di casa ed è lì che bisogna muoversi. "I vicini sono importantissimi – ha detto Crapanzano – e spesso e volentieri si rivolgono agli amministratori di condominio che sono responsabili di quel che accade nella struttura che gestiscono e forse a volte non lo sanno ma nel loro ruolo sono anche pubblici ufficiali. Quindi basta una semplice segnalazione al comando di polizia municipale e alla questura per attivare i percorsi che tutelano la donna e prendono in carico la situazione".

Laura Crapanzano si occupa di questo settore dal 2017 e nel tempo la polizia municipale di Massa, collaborando con Questura, carabinieri, Procura, psichiatri, psicologi e tanti altri professionisti, ha saputo creare una rete a tutela delle donne. "Abbiamo ammonito stalker, allontanato donne con figli e inserendole in strutture protette. Come polizia municipale andiamo nelle scuole e quando facciamo le nostre lezioni spesso vengono fuori delle situazioni difficili di alcune ragazzi con le loro famiglie. Lì partono le indagini che possono portare all’ammonimento e all’allontanamento della persona con l’intervento della Questura".

I dati sembrano far emergere un maggior numero di casi a Carrara rispetto a Massa ma dipende anche dalle denunce che arrivano alle Forze dell’ordine e che possono tradursi o in allontanamenti o in vere e proprie procedure penali. In ogni caso il dato certo è che nel periodo di Covid le denunce sono triplicate in media rispetto agli anni precedenti.