"Noi, senza spiaggia e senza aiuti A Ronchi siamo stati abbandonati"

Grido d’allarme degli operatori della vasca compresa tra i pennelli 6 e 7. "Ci vogliono interventi strutturali"

Immagine di repertorio

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di Laura Sacchetti

500 mila euro dalla Regione per intervenire a Marina e a Ronchi, ma tutto il litorale è in grande difficoltà, soprattutto dopo le mareggiate di questo inverno. Poi c’è ancora la questione del cantiere fermo a Poveromo per questioni giudiziarie e di cui non si sa ancora nulla. Ma il grido di allarme si è sollevato e continua ad essere lanciato dai balneari della vasca compresa tra il pennello 6 e il pennello 7. Parliamo della zona Ronchi levante. In questo tratto di arenile infatti si sono persi ad oggi circa tra i 25 e i 30 metri di spiaggia, sabbia andata in mare in termini di volume e di profondità e gli imprenditori interessati sono amareggiati e sconfortati perché purtroppo non riusciranno ad accontentare i tanti residenti e turisti che da anni sono loro clienti. Di fronte a questa vasca nel 2019 la draga, a circa 30 metri da riva, ha portato via una grande quantità di sabbia che era stata ricollocata nelle vasche a fianco.

"E’ molto probabile – spiega Danilo Pitanti, del bagno Puntomare – che si sia creato uno scompenso marino a causa di questi lavori. Il mare non riesce più ad ’appoggiare’ sabbia e noi in questi mesi ci siamo visti mangiare metri e metri di fondale marino. E se a maggio venissero delle mareggiate? Siamo amareggiati perché a dicembre abbiamo sollevato il problema, ma purtroppo non siamo stati contemplati nei lavori di ripristino in programma, nonostante il sopralluogo dell’assessore regionale Monni sia partito proprio da noi".

In questa vasca c’è anche il problema delle scogliere, che presentano forti criticità. "Già prima della stagione 2020 – spiega Massimiliano Tonarelli, del bagno Schiller – era stato fatto un sopralluogo che confermava un’erosione anomala molto più veloce rispetto alla costa quasi sicuramente dovuta al dragaggio del 2019 e alla mancata manutenzione della radice del pennello. Durante l’inverno tanti sopralluoghi e tante promesse, poi con l’avvicinarsi della stagione estiva il buio completo intorno a noi. Mi chiedo ma fino a qualche mese fa non eravamo quelli con la massima priorità sia per il comune che per la regione?".

"Se la stagione dovesse partire oggi – afferma Pasquale Di Cara, del bagno Monia –, io avrei spazio solo per circa 1218 ombrelloni, a fronte di una media di 48 ombrelloni che posiziono negli ultimi anni quando invece per concessione ne potrei mettere circa 60. Questo per far capire l’entità dell’erosione che ci ha colpito negli ultimi 2 anni".

"A dicembre 2020 il mare si è divorato 30 metri di spiaggia – dice Mario Caruso del bagno La Romanina –. Avevo un pennone per le bandiere con un basamento di oltre un metro di profondità: l’ho dovuto togliere perché il mare aveva scavato così in profondità che lo aveva portato in superficie. E’ una situazione disastrosa per la città e per l’intero comparto turistico. Tutta la costa è in difficoltà e deve essere tutelata. Tutti i balneari massesi hanno l’erosione. C’è bisogno di interventi strutturali per salvaguardare la spiaggia. Chiediamo di non essere dimenticati".