Terremoto al Noa, medico nei guai

Blitz della polizia dopo la denuncia dell’Asl. L'inchiesta coinvolge altre persone

Il Noa (foto di archivio)

Il Noa (foto di archivio)

Massa, 2 dicembre 2017 -  LA NOTIZIA arriva da uno scarno comunicato inviato dall’ufficio stampa e comunicazione dell’Asl Toscana nord ovest, come rettifica a uno precedente in cui la stessa azienda sanitaria parlava dell’arresto di un medico. «In relazione ai provvedimenti a carico del dott. Franco Sanguineti, la Asl rettifica il titolo del comunicato precedente in quanto non è a conoscenza se le misure prese dalla Procura a suo carico siano di tipo restrittivo della libertà. Si conferma che il medico non è in servizio fino a nuova disposizione».

Poche righe per spiegare quanto accaduto ieri mattina al Noa dove non è passato inosservato l’arrivo delle volanti della polizia. Una vicenda ancora tutta da chiarire, sulla quale gli inquirenti mantengono uno strettissimo riserbo anche perché quello del medico radiologo non sarebbe il solo nome coinvolto. Da quel poco emerso ieri nel corso della giornata, l’inchiesta riguarderebbe altre altre persone legate (o comunque vicine) al mondo sanitario. Tutte da chiarire e ricostruire le esatte accuse contestate ai diretti interessati, che sarebbero numerosi. E il riserbo degli inquirenti è legato alla necessità di completare tutti gli accertamenti di una vicenda a quanto pare molto complessa.

LA SEGNALAZIONE. Su quanto accaduto al momento si possono fare solo ipotesi, a cominciare dalle accuse mosse dagli inquirenti al radiologo.

Tutto sarebbe partito da una segnalazione fatta nei mesi scorsi dall’Asl 1 Toscana nord ovest alla procura, relativa a quanto sembra ad alcuni comportanti ritenuti dall’azienda non in linea con gli obblighi contrattuali del medico. Da lì sarebbero poi partite le indagini sfociate ieri mattina nell’arrivo della polizia (nella foto d'archivio) al Noa.

LE INDAGINI. Gli agenti della polizia di Stato sono andati al nuovo ospedale per prendere visione della documentazione necessaria a completare il puzzle dell’inchiesta. Da parte sua l’Asl avrebbe messo a disposizione degli inquirenti i documenti relativi alle presenze del personale medico e infermieristico dell’ospedale. La polizia ha poi completato la perquisizione nello studio del radiologo interventista molto conosciuto e apprezzato. Il suo nome ieri figurava anche nel sito internet della Casa di cura San Rossore di Pisa, nella sezione «Radiologia ed ecografia interventistica», da quale però è poi stato rimosso nel tardo pomeriggio.