«No alla scuola davanti al porto. Troppi rumori e polveri per i bimbi»

Sinistra per Carrara attacca i 5 stelle per il progetto del polo scolastico

Studenti in una foto d'archivio

Studenti in una foto d'archivio

Carrara, 15 novembre 2018 - Inserito nel piano delle opere pubbliche del Comune, il polo scolastico di viale da Verrazzano è già al centro di polemiche e proteste. Non piace ai cittadini la costruzione di un mega edificio scolastico sul mare, al posto dell’attuale campo sportivo dei Pini. Così come sale la preoccupazione per la sorte del verde di villa Ceci, dove si teme una cementificazione. L’ennesima protesta viene da Alessandro Conti, di Sinistra per Carrara che in una nota ricorda gli svantaggi che derivano agli studenti dall’operazione. «L’amministrazione M5s, quella che ascolta la città, quella che si fa carico di ascoltare la gente – scrive Conti in un documento – , ha deciso in beata solitudine di andare avanti con il folle progetto di costruire il nuovo polo scolastico di Marina est davanti al porto commerciale. Come Sinistra per Carrara siamo sconcertati da questo comportamento, questo progetto implica infatti scelte folli: la chiusura definitiva del campo da calcio, costringendo i nostri ragazzi a scuola con rumore ed inquinamento. La cosa ancora più emblematica è cosa succederà al posto delle scuole di Villa Ceci. Caro sindaco ci deve dire cosa vuole fare, lo deve dire alla città, e lo deve dire soprattutto al marinelli. Non potete pensare che quel consenso conquistato urlando ai quattro venti che voi siete quelli del popolo, quando con il popolo non ci volete nemmeno parlare, possa durare».

Nei giorni scorsi l’amministrazione ha annunciato in commissione l’avanti tutta per la realizzazione del progetto. Nonostante la bocciatura del disegno da parte dalla Regione, che l’ha relegato in fondo alla graduatoria toscana per i finanziamenti, e le tante proteste di genitori e residenti, la giunta di Francesco De Pasquale ha inserito il progetto della nuova scuola ‘Taliercio’ nel programma triennale delle opere pubbliche. Un intervento che l’amministrazione ha inserito sulla propria lista per il 2020 al pari di quello per la ricostruzione della ‘Buonarroti’ di via Felice Cavallotti, altro progetto stroncato da Firenze in materia di finanziamenti. Da piazza Due Giugno, tuttavia, non ci si è persi d’animo e si continua a lavorare sul progetto in attesa di nuovi bandi e finanziamenti. Per la realizzazione dei due nuovi edifici, inseriti nel piano del 2020, si prevede un investimento di 10 e 7 milioni di euro