"Niente più alambicchi È tutto informatizzato"

Un punto di riferimento da generazioni. La Farmacia Vinciguerra di via Porta Fabbrica ha aperto negli anni Cinquanta e ancora oggi prosegue la sua attività grazie a Carlo e Giovanna Coppelli, nipoti del fondatore. Il mestiere del farmacista, nel frattempo, è cambiato: in farmacia non si viene più per comprare solo i farmaci, ma anche creme, trucchi, giochi per bambini mentre i sistemi per ordini e ricette sono sempre più informatizzati. A fare la differenza, però, secondo Carlo, continua ad essere il rapporto umano con la propria clientela: "Il farmacista – spiega – non è più quello con l’alambicco. Una volta era mio nonno a preparare tutti i farmaci in laboratorio mentre adesso le preparazioni vengono eseguite soltanto su richiesta. Le persone quando vengono qui hanno spesso bisogno di conforto, cercano un contatto umano. È accaduto soprattutto durante la pandemia, quando le farmacie erano le uniche attività rimaste aperte, quelle che ci sono sempre state. In futuro, inoltre, questo contatto aumenterà perché con il fascicolo sanitario elettronico le farmacie potranno prendere in carico i pazienti e aiutarli a seguire alcune terapie".

Da sempre Carlo e Giovanna hanno deciso di aderire al Centro Commerciale Naturale: "È molto utile – aggiunge Carlo – perché è un servizio di vicinato. Nel nostro centro storico c’è tutto e quindi dobbiamo cercare di tenere qui le persone, dandoci una mano a vicenda per rendere visibili tutte le attività, anche se una farmacia è comunque più frequentata. La perdita del cinema, ad esempio, è stata una grossa perdita per la zona, perciò bisogna attirare le persone in altri modi e ciò è possibile grazie al Ccn".