Sanlorenzo compra l’ex Barsanti Macchine. Investimento da oltre 11 milioni di euro

La società, eccellenza nel settore dei super yacht, ha acquisito all’asta il compendio immobiliare che passerà dal marmo alla nautica

Cantiere Sanlorenzo

Cantiere Sanlorenzo

Massa Carrara, 31 luglio 2021 - E’ un momento d’oro per la nautica italiana, soprattutto per quella del lusso. E’ uno dei settori che ha retto meglio all’impatto della pandemia. Anzi, ha conquistato altre fette di mercato e il giro d’affari da miliardi di euro continua a crescere. Aziende che rappresentano un vanto italiano nel mondo e che hanno voglia e forza di allargarsi ancora. Fra queste c’è la Sanlorenzo: la società è specializzata nella produzione di yacht e superyacht di lusso, dai 24 ai 70 metri di lunghezza. La sede principale è ad Ameglia, nel parco naturale di Montemarcello-Magra, sulle rive del fiume, ma ne ha altre tre chiave nell’ampia curva di costa che comprende l’alto mar Tirreno e il mar Ligure. Una seconda divisione si trova a Viareggio. La produzione dei superyacht viene fatta alla Spezia.

C’è poi un’altra divisione che ha sede a Massa, in via Dorsale. Ed è proprio qua, all’ombra delle Apuane, che Sanlorenzo ha deciso di allargarsi con un investimento da capogiro, almeno per i comuni ‘mortali’. A maggio si è aggiudicata l’asta giudiziaria fallimentare acquisendo così quella che un tempo era la Barsanti Macchine: il prezzo offerto da Sanlorenzo per accaparrarsi l’intero compendio immobiliare è stato di 11 milioni e 620mila euro. Il valore di perizia stimato per il complesso è di oltre 22 milioni di euro. L’ex Barsanti Macchine era già stato messo in vendita diverse volte, l’ultima a dicembre, ma ogni tentativo era andato a vuoto. Erano somme al di fuori della portata della maggior parte delle aziende del territorio. Serviva qualcuno con le spalle grandi e importanti progetti di sviluppo per il futuro e alla fine è arrivata la proposta di Sanlorenzo.

La società dal 2005 ad oggi ha seguito una fase di continua crescita industriale e commerciale, scalando la prestigiosa classifica Global Order Book dei 20 maggiori costruttori di imbarcazioni sopra i 24 metri, raggiungendo i primi posti. Nel 2019 la società si è quotata alla borsa di Milano. Al momento non si sa ancora come sarà sfruttato il complesso ex Barsanti Macchine da parte di Sanlorenzo ma è certo che si tratta di un investimento per il futuro, considerate le cifre in ballo e gli spazi a disposizione, con un compendio immobiliare costituito da due grandi capannoni.

E’ anche il sintomo di un mercato che ha cambiato prospettive nel tempo: oggi arriva la nautica là dove una volta si producevano macchine per il marmo. Perché, inutile nasconderlo, il lapideo apuano negli anni ha perso l’appeal che va oltre il blocco da vendere all’estero. La Barsanti Macchine non era riuscita a reggere anni di perdite e di rosso e già dal 2010 aveva iniziato a mostrare segni di cedimento fino ad arrivare alla richiesta di avvio della procedura di concordato presentata al tribunale di Massa nel 2013 con un rosso nella situazione patrimoniale di 6,3 milioni di euro