Nascondevano hashish nel forno: arrestati spacciatori

Sequestrati oltre due chili di hashish

Hashish in una foto d'archivio Germogli

Hashish in una foto d'archivio Germogli

Massa Carrara, 22 maggio 2019 - Sequestrati oltre due chili di hashish e arrestati due spacciatori marocchini: è il bilancio dell'ultima operazione antidroga messa a segno dai carabinieri del nucleo operativo di Carrara. 21 panetti di hashish, per un peso complessivo di quasi due chili e mezzo, erano stati nascosti dentro un forno a microonde posizionato in uno scantinato adibito a dormitorio. Il blitz dei militari dell'Arma è scattato sabato pomeriggio, quando si sono presentati con i cani antidroga all'indirizzo di un 53enne marocchino, ritenuto un trafficante di stupefacenti di un certo peso visto che nel 2003 era stato arrestato a Torino nel corso di un'importante indagine dei carabinieri, che all'epoca aveva consentito di smantellare un'associazione a delinquere dedita al traffico di droga, con il sequestro di oltre trecento chili di hashish. La scorsa settimana, i carabinieri di Carrara, utilizzando vari travestimenti per non farsi riconoscere, hanno tenuto d'occhio l'abitazione dello straniero, ad Avenza, dove non era passato inosservato un viavai di persone sospette che il più delle volte si intrattenevano in prossimità di un sottoscala vicino il cancello d'ingresso.

Quando il 53enne fermato poco prima in sala giochi ha raggiunto la propria abitazione accompagnato dai carabinieri, non ha potuto fare altro che ammettere le proprie responsabilità riguardo il possesso di quell'ingente partita di droga, che per sua stessa ammissione doveva essere rivenduta al prezzo di due euro al grammo. Alcune tavolette di droga fra l'altro, presentavano sulla confezione un particolare etichetta corrispondente alla riproduzione del marchio di una nota casa di moda francese, confermando una pratica utilizzata frequentemente dai produttori e dagli spacciatori di droga per rendere le sostanze stupefacenti immesse sul mercato più invitanti e accattivanti per gli acquirenti, oltre che per differenziarne la qualità. A quel punto, il 53enne è stato arrestato con l'accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio, in concorso con il suo connazionale trovato nello scantinato al momento del blitz, ritenuto dai carabinieri il 'custode' della partita di stupefacenti nascosta nel fornetto a microonde. I due sono stati quindi portati in carcere. Dopo la convalida dell'arresto, per entrambi è stata confermata la misura carceraria.