Tutte le iniziative dei 16 musei per conquistare piccini e grandi

Otto percorsi dedicati ai ragazzi e ai docenti delle scuole del territorio della provincia di Massa Carrara

 Turisti in visita a uno dei musei della provincia di Massa e Carrara

Turisti in visita a uno dei musei della provincia di Massa e Carrara

Massa, 26 maggio 2018 - Sono 16 i musei pubblici della Provincia di Massa Carrara e costituiscono una rete fondamentale per capire le identità e la storia delle piccole patrie che compongono il territorio. Da un decennio la Provincia nell’ambito del sistema «Terre dei Malaspina e delle statue stele« promuove la rete museale con la finalità di avvicinare, attraverso percorsi didattici, i ragazzi e le scuole ai contenitori della memoria, piccoli templi dell’arte, laboratori di cultura e luoghi di meraviglia. Per questo è nato «Museando», progetto di didattica museale costruito dalla Provincia di Massa Carrara, cofinanziato dalla Regione Toscana e realizzato assieme all’Istituto Valorizzazione dei Castelli.

Sono 8 i percorsi destinati ai ragazzi e alle scuole per permettere, attraverso storie di episodi ed eventi, di paesaggi rurali e di opere d’arte, di borghi e di castelli, di gente comune e di grandi uomini, di viaggiare nel mosaico di ricordi e tradizioni. Scopo del viaggio insegnare ai ragazzi ad usare il museo come strumento di conoscenza. Gli itinerari tematici sono descritti in un opuscolo corredato da immagini e da un cd che è stato  distribuito alle scuole della Provincia e anche a quelle di Lucca, La Spezia e Parma. L’approccio è multidisciplinare (storia, scienza, arte, archeologia), si passa dal «Viaggio nella tradizione degli antichi mestieri» che apre le porte dei musei etnografici delle Apuane, di Villafranca e della Valle del Lucido e che fa comprendere il passaggio dal mondo agro-pastorale all’’economia industriale avvenuto tra la fine dell’ 800 e del ‘900, al «Viaggio al centro della terra» (Museo delle Grotte di Equi Terme e quello di Storia naturale di Aulla) dove i «viandanti» potranno districarsi tra ecosistemi sotterranei e processi geologici.

L’archeologo che vive in ognuno di noi potrà documentarsi al Centro Documentazione a Filattiera e al castello Aghinolfi di Montignoso. Non poteva mancare il mondo della fantasia, quello delle fiabe sugli antichi torrioni ( Castello Malaspina di Massa) e l’epopea del pellegrinaggio sulla Via Francigena. Senza dimenticare librai, navigatori e donne protagonisti nei musei di San Caprasio di Aulla, della Memoria di Bagnone, dell’ Archivio dei Malaspina di Mulazzo, del Diocesano di Massa, per passare al museo della Stampa di Fivizzano e all’Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo. Poi il Museo dell’Emigrazione di Lusuolo (Mulazzo) con l’obiettivo di valorizzare il fenomeno migratorio lunigianese nel mondo. Altri viaggi: tra le parole, natura e paesaggio, sulle tracce dei Malaspina. Senza dimenticare la religiosità con la riscoperta di opere d’arte che si leganoal culto e alla spiritualità locali , possibile visitando il Museo diocesano di Pontremoli: sullo sfondo la grande avventura del cristianesimo nel territorio lunigianese attraversato dalla Via Francigena. Le statue stele sono un simbolo della Lunigiana, il Museo del Piagnaro (raggiungibile ora anche con l’ascensore) ospita tra originali e copie 81 capostipiti di pietra e racconta antiche storie dal neolitico all’età del ferro attraverso una suggestione scenografica frutto del riallestimento firmato dall’architetto Guido Canali