Muore noto allenatore: il mondo del calcio è in lutto

Fabrizio Mancini lascia la moglie e una figlia. Il dolore del presidente del Monzone

Fabrizio Mancini

Fabrizio Mancini

Massa, 12 marzo 2018 - CALCIO In lutto, in tutta la Lunigiana, per la scomparsa di Fabrizio Mancini  Ex operaio nel Comune di Aulla, aveva solo 59 anni ed era ricoverato in un ospedale di Livorno. Ha combattuto e contro un male incurabile ma alla fine il fisico ha ceduto. Mancini era uno dei volti più noti del calcio lunigianese. Dal Monzone, di cui era allenatore, alla Filattierese, passando per Serricciolo, Monti e Bedonia il mondo della «LunigianPalla» è sotto choc.

Ed è forte la commozione del presidente della Figc provinciale Andrea Antonioli. «Eri l’espressione migliore di un calcio dilettanti antico – ha detto Antonioli – una delle migliori figure sportive che il mondo dilettanti ci ha regalato, sempre rispettoso verso tutti, mai una parola fuori posto. Chi lo ha avuto la fortuna di conoscerlo non può dimenticare il professionista calatosi nel mondo dilettanti con tanta umiltà. Prima grande giocatore e dopo tecnicoamato da tutti».

«Il nostro allenatore ci ha lasciato – afferma il presidente del Monzone Adreino Fabiani – . Fabrizio si era preso a cuore le sorti del Monzone con l’entusiasmo di un giovane che guida una squadra per la prima volta, lui navigato condottiero di tante formazioni e protagonista di innumerevoli battaglie calcistiche, anche come giocatore. La scorsa estate, alla vigilia dell’iscrizione al campionato, era riuscito a infondere in noi dirigenti, con una sorprendente calma ragionata, la speranza, meglio la certezza che saremmo stati in grado di allestire una buona formazione. Col suo lavoro puntuale e competente aveva mantenuto la promessa, guadagnandosi la stima e la fiducia di tutti, ma piaceva anche il suo modo di rapportarsi ai giocatori, basato su chiarezza e sincerità. Il cuore di tutti, dirigenti, giocatori, tifosi, è pieno di dolore e rimpianto per quello che poteva essere ed è stato interrotto. Ora non possiamo che esprimere la nostra vicinanza alla moglie Daniela e alla figlia Martina e a tutti i suoi famigliari. Grazie, Fabrizio, per quanto ci hai dato».