A Carrara si muore ancora di lavoro: una vittima alla cava, colpito da scavatrice / FOTO

La tragedia nella zona di Fantiscritti, dove si estrae il marmo più pregiato

I vigili del fuoco sul luogo della tragedia

I vigili del fuoco sul luogo della tragedia

Carrara 11 maggio 2018 - Si muore ancora di lavoro a Carrara: un nuovo lutto nella tragica scia di vittime delle cave di marmo. Stavolta è accaduto a Fantiscritti, dove si estrare il marmo più pregiato, quello che poi va in tutto il mondo e decora gli alberghi di lusso e i giardini di personaggi celebri. Luciano Pampana, 58 anni, originario di Viterbo era un cavatore esperto. Sarebbe morto travolto o comunque colpito da un escavatore nel bacino Gioia.

Cosa abbia causato la tragedia adesso cercano di capirlo le autorità. Quello che si sa è che il pesante mezzo non gli ha lasciato scampo. Immediato l'allarme, mentre uno dei colleghi della vittima ha avuto un malore. L'intervento del pronto soccorso cave è avvenuto in pochissimi minuti ma ogni soccorso è stato vano.

Alla cava sono arrivati anche i vigili del fuoco e il personale della medicina del lavoro Asl. Si cercheranno di capire i motivi della tragedia. Sono stati anche sentiti alcuni testimoni. Intanto Carrara torna sotto choc per l'ennesimo lutto. 

«L'impegno delle istituzioni è vasto ma a quanto pare non basta. L'impegno c'è e continua ad esserci ma non è mai abbastanza», dice Francesco De Pasquale, sindaco di Carrara, che ha proclamato intanto il lutto cittadino. 

«Non è possibile morire per lavorare, morire nel luogo di lavoro, è inaccettabile. Le istituzioni cercano di fare quello che possono. Stiamo lavorando molto sul tema della cultura della sicurezza», ha detto invece Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana. 

"Anche oggi si registra un altro infortunio mortale sul lavoro stavolta proprio a Carrara dove dieci giorni fa avevamo celebrato il nostro Primo Maggio. Non è possibile continuare cosi'", scrive il segretario nazionale della Cisl Annamaria Furlan