Massa, morti sospette in ospedale, Rossi al contrattacco: "Notizie false"

Il presidente della Regione sul caso delle presunte infezioni che avrebbero portato a diversi decessi. Intanto la procura prosegue l'inchiesta

L'ospedale di Massa

L'ospedale di Massa

Massa, 21 settembre 2018 - Quella sulle morti 'sospette' all'ospedale Noa di Massa (Massa Carrara) è «una notizia falsa» e per questo «coloro che hanno diffuso queste notizie, alimentato queste notizie, noi li quereleremo: lo abbiamo già fatto attraverso l'Asl e lo faremo come Regione Toscana». A due giorni dall'apertura dell'inchiesta da parte della procura di Massa sui 33 decessi nel reparto di Medicina, tra dicembre 2017 e gennaio 2018, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi va al contrattacco e, pur senza mai pronunciare il nome, il riferimento al presidente del Consiglio comunale di Massa, Stefano Benedetti (Fi), il cui esposto ha fatto aprire l'inchiesta, è evidente.

Il governatore Rossi, con al suo fianco l'assessore regionale alla salute, Stefania Saccardi, il responsabile dell'osservatorio epidemiologico dell'Ars Fabrizio Gemmi e il coordinatore del gruppo tecnico che ha seguito l'analisi dei casi di Massa, Filippo Pieralli, respinge al mittente l'ipotesi di «malagestione».

«Non solo i dati confermano che la mortalità del reparto è in linea con altri reparti simili, ma anche la commissione a cui l'assessore ha fatto studiare le cartelle del Noa conferma che si tratta di notizia falsa», ha detto Rossi secondo il quale «la sanità toscana è all'avanguardia nella lotta alle infezioni, è fra le tre regioni che hanno un sistema di monitoraggio per le infezioni derivanti da cure mediche, e va meglio rispetto ad altre regioni prese come riferimento». «La Asl ha fatto querela, e la Regione farà querela», ha aggiunto ricordando che già nei mesi scorsi Benedetti era stato querelato dopo un primo comunicato stampa.

Nell'ambito dell'inchiesta della procura il prossimo primo ottobre il procuratore Aldo Giubilaro affiderà l'incarico ai consulenti, mentre sono state sequestrate le cartelle cliniche e iscritto nel registro degli indagati il primario del reparto, Alessandro Pampana. Il presidente del Consiglio comunale, proprio quando a Firenze Rossi respingeva le accuse, in una nota precisava di non aver voluto mettere in dubbio la professionalità dei medici e del personale del reparto di Medicina, ma anche che sta raccogliendo «tante adesioni per organizzare una class action contro l'Asl per richiedere il risarcimento dei danni subiti».

Inoltre, mentre la deputata di Forza Italia, Debora Bargamini, citando proprio l'esposto di Benedetti, ha presentato un'interrogazione al ministro della Salute Giulia Grillo, chiedendo un suo intervento, l'esponente azzurro di Massa invita la Commissione regionale a fare ulteriori approfondimenti sul Noa.