Monoblocco, l’appello a Giani "Servizi sempre più depotenziati"

Il Comitato primo soccorso in allarme: "Endocrinologia: la responsabile in pensione, nessun ricambio"

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Quale futuro per il Monoblocco? Se lo domandano i cittadini del comitato Primo soccorso e urgenza che hanno scritto una lunga lettera al presidente della Regione Eugenio Giani, all’assessore alla Sanità Simone Bezzini e alla direttrice generale dell’Asl Letizia Casani, oltre che a tutti e otto i candidati sindaci, per porre ancora una volta al centro del dibattito il destino dell’ex ospedale di Monterosso e dei suoi servizi. "E’ notizia di questi giorni – ricordano dal comitato – il pensionamento di Giulia Manfredini, responsabile del reparto di Endocrinologia e Osteometabolismo attivo al Monoblocco. Da parte dell’azienda sanitaria sono stati fatti, e giustamente, degli elogi alla professionalità e all’impegno della dottoressa grazie alla quale il reparto ha potuto erogare servizi elevati quantitativamente e qualitativamente. Nessuno però dei vertici, né di Firenze, né di Pisa, che governano la sanità di Massa Carrara, ci dice che cosa succederà dopo il pensionamento della responsabile, o meglio che cosa non succederà poiché niente si è mosso. Non è stata ancora nominato chi la andrà a sostituirà e, ad oggi, c’è solo un medico con 30 ore settimanali".

Una situazione che per i cittadini sarebbe però solo la punta dell’iceberg di quanto sta accadendo a Monterosso. "Ci chiediamo – proseguono dal comitato - quanti e quali sono i servizi sanitari azzerati al Monoblocco? Se gli abitanti di questa città non hanno assicurato il livello essenziale di garanzia del diritto alla salute, che futuro possono aspettarsi? Altro che mantenimento e potenziamento della struttura affiancata da una nuova palazzina. Di questo passo gli spazi che serviranno per i servizi sanitari erogati diventeranno sempre più esigui, visto tutto quello che nel tempo è stato tagliato o delocalizzato". Proprio il futuro del Monoblocco, tra l’altro, è stato oggetto pochi giorni fa di un incontro tra il sindaco Francesco De Pasquale ,assieme al presidente del consiglio Michele Palma, e il sottosegretario alla Salute Andrea Costa per parlare, tra le altre cose.

"A marzo 2021 – ha ricordato il primo cittadino - , è stato presentato uno studio di fattibilità che prevede la ristrutturazione e l’adeguamento sismico con abbattimento di due piani dell’ex Monoblocco e la costruzione di un nuovo fabbricato da 7 milioni di euro, con la realizzazione di un centro sanitario di eccellenza, che si articolerà su una superficie complessiva superiore a quella attualmente a disposizione. Si tratta di un risultato fortemente voluto da questa amministrazione, che insieme alla città tutta, ha lavorato per individuare un progetto che riconoscesse a Carrara un ruolo centrale nella sanità locale. Adesso questo progetto deve diventare realtà". Secondo il disegno presentato ormai oltre un anno fa dall’Asl il nuovo fabbricato dovrebbe sorgere di fianco al vecchio ospedale, al quale sarà collegato, ed essere alto tre piani. Al suo interno dovrebbero essere ospitati: radiodiagnostica, cup, oncologia, cure palliative, dermatologia e altre attività da definirsi. Sempre secondo lo studio di fattibilità l’attuale Monoblocco dovrebbe invece essere abbassato di almeno due piani attualmente non utilizzati ed essere adeguato alla più recente normativa sismica. Qui dovrebbero restare sicuramente: endocrinologia, diabetologia, reumatologia, psichiatria, libera professione, senologia, ambulatori dei medici di medicina generale.