Monoblocco e progetti: tutti allineati sulla sanità

Tra le proposte una scuola infermieri e una “Casa della salute”

di Daniele Rosi

I problemi della sanità al centro del confronto tra gli 8 candidati sindaci, l’altra sera nella sala di rappresentanza, organizzato dal Comitato primo soccorso e urgenza. Cinque domande, sulle quali hanno potuto prepararsi: il destino del monoblocco e il recupero dei padiglioni di Monterosso, la riduzione dei servizi della sanità pubblica, l’approvazione dei 13 punti del piano attuativo locale 2016 per cure intermedie e assistenza domiciliare, il primo soccorso e la carenza di personale sanitario. Come nelle migliori tribune elettorali, a ogni candidato sindaco sono stati concessi pochi minuti. Risposte simili sulla necessità di mantenimento in funzione e salvaguardare il monoblocco, ritenuto da tutti una struttura da valorizzare; da Rigoletta Vincenti l’idea di "una scuola infermieri o polo per le scienze a Monterosso in collaborazione con il Sant’Anna di Pisa". Gli otto candidati si sono inoltre dichiarati a favore per la creazione di un punto di primo soccorso nel territorio comunale e Andrea Vannucci ha proposto "una casa della salute operativa a Carrara con infermieri e medici". Sull’approvazione dei tredici punti del piano attuativo locale, in sospeso dal 2016, il dibattito si è soffermato sulla necessità di muoversi il prima possibile: "L’attuale sindaco avrebbe dovuto fare di più in sede di conferenza zonale – sostiene Caffaz – e questi punti devono essere attuati il prima possibile". Tutti concordi anche sull’evidente carenza di personale sanitario e sulle difficoltà di ottenere risposte. Vittorio Briganti ha sottolineato il ruolo della sanità pubblica "che non deve scomparire obbligando la popolazione a rivolgersi quasi esclusivamente ai privati", mentre Serena Arrighi ha spiegato l’importanza di "potenziare le cure intermedie e l’assistenza domiciliare senza dimenticare il ruolo fondamentale del 118 con un presidio importante ed efficiente". Ferdinando Locani ed Elvino Vatteroni hanno sostenuto la necessità di un confronto con gli enti per risolvere la carenza di personale. E Cosimo Ferri ha più volte ribadito l’importanza del Pnrr: "E’ fondamentale per progettare il rilancio del sistema sanitario locale in cui il cittadino sta al centro".