Mezzo secolo di musica per la Corale Guglielmi

Concerto-omaggio al musicista che ha dato il nome al coro polifonico e al teatro. Un percorso lungo cinquant’anni, che ha coinvolto oltre 400 massesi

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Mezzo secolo di musica e storia in giro per l’Europa, ma per festeggiare 50 anni la corale “Guglielmi“ potrà tornare a casa. Nel carnet previsto (finalmente) per la riapertura del teatro Gugliemi c’è anche infatti l’unico coro polifonico della città di Massa, che nel 2022 compie 50 anni di attività. Il 22 ottobre la Corale sarà di scena nel rinnovato teatro con un omaggio a Pier Alessandro Guglielmi, di cui porta il nome come del resto il teatro stesso.

Fondata nel 72’ la corale ha visto tra le sue fila 3 generazioni di massesi, una passione passata di padre in figlio che ha coinvolto 400 concittadini compreso il celebre basso Giorgio Giuseppini, cantante lirico che ha calcato i più importanti palchi del mondo. La corale, la cui presidente ora è Maria Vittoria Diamanti, è un longevo fiore all’occhiello della cultura massese, che pian piano per i suoi membri diventa qualcosa di ben più forte. "Ci incontriamo due volte alla settimana da 50 anni e solo il covid ha fermato questa musicale quotidianità - racconta il direttore dell’orchestra professor Paolo Biancalana, che ricopre l’incarico dal 1988 - ora finalmente possiamo ripartire e il prossimo concerto al Guglielmi per noi sarà un piacevole ritorno a casa. Noi spesso giriamo per le chiese ed i luoghi sacri, ma il teatro resta sempre il teatro".

Nonostante il Covid la corale ha cercato di portare avanti la sua missione, organizzando concerti come quello per San Francesco e per Pasqua, ma ora che tutto può ripartire la speranza è quella di poter tornare a fare una tournée sempre in nome di Guglielmi. Tra le numerose produzioni realizzate infatti tra le tournée nei 50 anni, citando dal ben nutrito ed importante curriculum della corale, come l’esecuzione della Cantata BWV 61 di Bach, del Gloria e del Credo di Vivaldi, del Te Deum di Charpentier, di missae di Schubert e di Mozart, di opere di Beethoven e Haydn e Puccini ed ancora Mozart ma anche altri che non riportiamo, la corale ha proprio come sua missione quella di riscoprire e far risuonare le opere di Guglielmi, un vero e proprio lavoro filologico-scientifico portato avanti fin dalla sua fondazione. "La Corale ha svolto attività di ricerca su Guglielmi, con la raccolta di copie di manoscritti (donate alla Biblioteca Civica ndr) e l’esecuzione in prima ripresa di numerosi brani; egli in vita ha scritto tantissimo soprattutto quando fu compositore della Cappella Giulia per Papa Pio VI, componendo settimanalmente opere che ne hanno fatto il terzo più prolifico compositore del 700’ ed uno dei principali operisti. Guglielmi fa parte del nostro DNA, e noi ritrovando e ricantando le sue opere lo portiamo a nuova vita".

La corale ha anche inciso uno di questi brani riscoperti, il "“Redidi“ per soli, coro e orchestra, inciso per la Casa Bongiovanni di Bologna nel 2000. Ora come quasi tutte le realtà culturali anche la Guglielmi avrebbe bisogno di nuove leve, di un rinnovamento con voci più giovani. Tutti sono i benvenuti nella corale, che pur essendo composta anche da professionisti fa degli appassionati, dei musicisti di un tempo, di quelli che hanno studiato e poi smesso, dei giovani del Palma, la sua forza e la sua voce; un inno ispirato tutto da una passione massese che risuona lontano, dal 700 di Guglielmi fino alla Polonia, cantato da 40 nostri concittadini.

Gabriele Ratti