Donazione del Mediterraneo: "Vogliamo partecipare alle scelte"

Gli ambientalisti del Grig chiedono un confronto trasparente e di poter conoscere le trattative fra Comune ed Enrico Bogazzi

Mediterraneo

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Carrara, 4 dicembre 2019 - I cittadini non ci stanno all’offerta di Enrico Bogazzi che intende donare alla città l’area dell'hotel Mediterraneo. Dopo le proteste e interventi di partiti, come i Socialisti che hanno parlato di mancanza di trasparenza in una trattativa che riguarda la città, Rifondazione che chiede la chiamata in causa con il sindaco parte civile, Articolo Uno che parla di "peggior affare per la città" e il Pd che contesta modi e contenuti dell’operazione, adesso interviene il Grig, gruppo del presidio delle Apuane.

"Da La Nazione – scrive il Grig – apprendiamo che l’armatore Bogazzi avrebbe intenzione di donare ai cittadini l’hotel Mediterraneo. Sarebbe più corretto dire che vuole donare un cantiere abbandonato da anni, un parcheggio sotterraneo costantemente allagato. Questa notizia ha stimolato molti interventi, alcuni inevitabilmente ironici, ma per lo più scettici o preoccupati. Che esito può avere per la comunità tale donazione? Si tratta di un parcheggio interrato quasi completato o, dati gli anni di abbandono, allagamento degrado, è una struttura completamente da rifare? Chi dovrebbe dunque occuparsi di realizzare le strutture ricettive che mancano? Sembra che le grandi strutture non abbiano fortuna (vedi anche il Marble hotel); quindi, forse, l’amministrazione sta giustamente pensando a incentivare strutture più piccole o, meglio ancora, diffuse sul territorio, che ritroveremo magari nelle norme della pianificazione in arrivo? Come cittadini – proseguono gli ambientalisti – chiediamo di partecipare alla discussione e alle scelte, attraverso un confronto trasparente, che permetta di esaminare tutti i punti della vicenda, che da anni i residenti seguono con la speranza, finora delusa, di riavere a Marina un’area turistica e ricettiva adeguata".

"Innanzitutto, va ridimensionata l’entità della donazione: sia l’area degli uffici della Cooperativa lavoratori portuali sia l’area del giardino pubblico sono già proprietà pubblica. Infatti, al momento, risulta ancora da eseguire il pagamento dell’area di 2145 metri, tra la Società Mediterraneo e il Comune. È opportuno ricordare che il comune di Apuania cedette gratuitamente alla Compagnia Lavoratori Portuali, nel 1939, un terreno di 2.145 metri con la seguente prescrizione: “l’edificio da costruirsi deve essere adibito a sede della Compagnia Portuale o di organizzazioni sindacali dei portuali o similari, e con una diversa destinazione darebbe in qualunque momento il diritto al Comune di esigere il giusto prezzo del terreno” da valutarsi con perizia giurata. L’amministrazione ha accertato, nel 2014, attraverso l’agenzia del territorio, che il valore del terreno corrisponde a un milione e 700mila euro".

"Questa transazione non è mai avvenuta e l’armatore non è sicuramente più intenzionato a che ciò avvenga. Ricordiamo che il giardino storico era stato lasciato in uso alla Mediterraneo solo per la realizzazione del parcheggio e, dunque, per un periodo limitato, dal giugno 2011 al maggio 2014: periodo scaduto da più di 5 anni. Usufruendo della fideiussione finalizzata alla riqualificazione delle pinete e del giardino storico, prevista nella convenzione, il Comune potrebbe restituire (senza bisogno di donazioni di sorta) il giardino alla cittadinanza con la ricollocazione in loco degli arredi a suo tempo rimossi. L’autorizzazione paesaggistica del 2012 recita che “gli arredi a suo tempo imballati devono essere rimessi in loco”. Le panchine, gli enormi e bellissimi vasi, la storica fontana ma, soprattutto, un parco pubblico, sottratto"