Medico salvato dal... collega. "Ora ricambierò"

La storia è accaduta al Nuovo ospedale delle Apuane. Guastini: "Mambrini, un fratello"

Roberto Guastini, medico ginecologo

Roberto Guastini, medico ginecologo

Massa, 23 maggio 2018 - «Se fossi mio fratello ti consiglierei questa terapia oncologica sperimentale», e la terapia oncologica sperimentale, dopo i protocolli standard, ha funzionato e sta funzionando. Questa è la storia di due medici, uno che ha fatto nascere durante la sua carriera iniziata nel 1983 circa tremila bambini, Roberto Guastini, 64 anni, ginecologo del Noa, musicista per passione, l’altro è Andrea Mambrini, primario del reparto di oncologia, lui invece, scommette sulla vita, sulle persone che nella loro vita incontrano “l’intruso’’, il tumore. A raccontare questa storia è Roberto Guastini che diventa testimonial per La Nazione della speranza, della buona sanità, del coraggio e dell’ottimismo.

Guastini, seduto in redazione, regala ai lettori un messaggio di speranza, e di generosità. «Il 17 agosto dello scorso anno (una data che porterà per sempre nel cuore e nella memoria ndr) - racconta - ero in reparto, ho sentito un dolore di pancia fortissimo». Era il sintomo dell’intruso, ma Guastini, anche quel giorno ha fatto nascere un bambino e poi ha iniziato la sua scommessa più importante.

«Grazie ad uno dei fiori all’occhiello del Noa, la radiologia interventista con il primario Tito Torri, il radiologo Rino Palla, ho scoperto che nella mia vita si era fatto spazio un intruso, un tumore aggressivo. Non ho mai avuto paura. Ho avuto accanto il primario di ginecologia Antonio Ragusa che, dopo il mio rientro dal Cisanello con in tasca una diagnosi terribile, mi ha preso per mano e mi ha affidato ad Andrea Mambrini. Chi è Mambrini? E’ un fratello, un professionista che senza nascondermi niente mi ha portato fin qui. A distanza di meno di un anno, mi sottopongo alla terapia periodicamente, ho ripreso a lavorare, mi è tornata la voglia di fare, ho ripreso peso, mi sono ricresciuti i capelli ed eccomi qua. Grazie alla mia famiglia, alla fede, credo in Dio, a San Giuseppe Moscati, ho affrontato questo percorso. L’intruso sta scappando, gli abbiamo messo paura. La malattia oncologica si combatte grazie alla sanità, alla sanità di eccellenza, in questo caso è la sanità del nostro territorio e con ottimismo». Roberto Guastini farà nascere, se Dio vorrà, il figlio di Andrea Mambrini. Il miracolo della vita si rinnova.