Medici di base, sono troppo pochi "La soluzione? Affiancargli un tutor"

Montignoso, il sindaco Lorenzetti: "Aiuterà quelli di prima nomina ad aumentare il massimale". Il primo cittadino annuncia di voler inviare una lettera a Regione e Asl per far accogliere varie proposte

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di Angela Maria Fruzzetti

Montignoso ha perso tre medici e altri tre sono prossimi al pensionamento. Significa che migliaia di pazienti resteranno senza servizio di continuità assistenziale. "E’ un problema non solo comunale ma provinciale e regionale che si ripercuote su migliaia di cittadini – spiega il sindaco, Gianni Lorenzetti, preoccupato per la situazione –. Consideriamo che andando in pensione un solo medico, 1500 persone restano senza assistenza perchè non ci sono sostituti. Si sta creando una forte disparità tra chi ha il medico e chi non lo ha. Chi non ha il medico di base è costretto a pagare qualsiasi servizio ogni volta che ne ha bisogno: una disparità sociale insopportabile. Poi dobbiamo considerare anche quei pazienti che hanno dovuto scegliere il medico a Massa, unico disponibile al Cup. Ci sono persone anziane, persone che non hanno possibilità di spostarsi e non possono avere il medico e chilometri di distanza. Da considerare anche il carico di lavoro insopportabile per un medico che deve fare anamnesi ai nuovi pazienti. Poi, non avendo il medico si va a intasare il pronto soccorso, creando problemi a chi ha patologie gravi".

Insomma, la situazione è esplosiva. Com’ è la situazione della Casa della salute di Montignoso? "E’ preoccupante. Per noi è stata un vanto essendo il primo comune che ha adottato il sistema della Casa della Salute, tentativo riuscito con una copertura medica di 12 ore al giorno. Il dottor Catalano è morto, i medici Buffoni e Baldoni sono andati in pensione e altri tre li seguiranno a breve. Attualmente abbiamo in previsione solo un medico di prima nomina che deve completare il ciclo di specializzazione e non potrà avere più di 650 assistiti. In previsione c’è l’assunzione di altri medici sempre di prima nomina, il che significa la copertura di un terzo degli assistiti. Il problema è serio. Non so cosa succederà".

Gianni Lorenzetti, svestendo il ruolo di sindaco indossa quello di presidente della Provincia: " Ho sollecitato il comitato covid ed esposto il problema ai sindaci di costa, al prefetto, Asl e Ordine dei medici. Proveremo a scrivere una lettera a 8 mani invitando la Regione Toscana e la dirigenza Asl ad accogliere le nostre proposte per mitigare l’emergenza: prevedere la figura di un tutor che affianchi il medico di prima nomina in modo da aumentare il massimale; trovare il sistema per allungare il servizio a quei medici che non vogliono andare in pensione. Rischiamo di bruciare un sistema sanitario territoriale che con tutti i suoi limiti funziona". E conclude: "Voglio informare i miei cittadini che mi sto interessando e sarò dalla dottoressa Casani. Purtroppo non dipende da me e sto lavorando per trovare delle soluzioni:nessuno deve restare senza medico di famiglia".

Nell’Asl di Massa Carrara sono 16 i medicidi base andati in pensione nel 2021 per raggiunti limiti di età. Inoltre, purtroppo, è mancato un medico. Nel 2022 saranno altri 11 i medici di famiglia a lasciare, sempre per raggiunta età pensionabile. Un’emergenza su cui si era espressa anche Monica Guglielmi, direttrice del distretto Zona Apuane, ricordando che le utlime assegnazioni sono di 9 incarichi provvisori di cui 3 con il massimale di 1500 pazienti mentre per gli altri 6 non è possibile in quanto frequentano corsi di medicina generale per il completamento formativo, con massimale di 650 assistiti".