Master rivuole i soldi spesi per l’incarico a Manfredi

Per gli uffici di palazzo civico la relazione del geologo Pietro Manfredi è piena di errori e criticità. Tanto che il dirigente di settore, Maurizio Tonarelli, nella relazione inviata il 13 giugno all’amministratore unico di Master, Luca Palazzo, e al sindaco Francesco Persiani arriva a chiedere all’amministrazione di ottenere la restituzione delle somme versate a corrispettivo dell’incarico affidato al professionista esterno. Una relazione del dirigente arrivata al tavolo della Commissione affari istituzionali con una nota introduttiva dove da subito Tonarelli rimarca come l’obiettivo esecutivo del settore sarebbe di ottenere l’aggiornamento del contributo il 31 dicembre di quest’anno e che la pratica peraltro sarebbe già avviata. D’altronde la stessa emergenza Covid avrebbe dilatato le scadenze previste. Poi le criticità rilevate, formali e sostanziali. A partire dai termini utilizzati, come ‘riscossione dei tributi’, o ‘tassa marmi’: secondo Tonarelli un tale inquadramento "denota un grave vizio ab origine sia in sede di stipula del contratto di consulenza sia di successiva affidabilità e utilizzabilità del lavoro svolto".

Poi si passa al metodo. Il parere del dirigente è che il geologo Manfredi abbia proposto di "impiantare un sistema di determinazione delle entrate derivanti dall’attività di estrazione del materiale lapideo basato sulla valorizzazione puntuale e analitica del materiale in transito alle pese" del tutto difforme da quanto utilizzato nell’intero comprensorio apuano. Un modello che sarebbe applicabile, per Tonarelli, solo ad attività estrattive con resa omogenea come quelle di travertino e non al marmo delle Apuane "contraddistinto da elevata fatturazione, difettosità e disomogeneità". Uno studio con "gravi e rilevanti imprecisioni di natura formale e sostanziale – conclude Tonarelli –, illegittimità nei contenuti e storicamente obsoleto in quanto ancorato ad una visione dell’entrata assimilabile a dazio d’esportazione nonché da conclusioni erronee e prive di fondamento, pertanto non è assolutamente utilizzabile nell’ambito delle funzioni d’ufficio. Alla luce di quanto sopra, si invita l’amministratore a disporre la ripetizione degli onorari corrisposti al Manfredi".