Massa: Ronchi, piazza e parco nel degrado

Non riesce a partire la gestione “f’urgenza” di Uisp Grande Età e risposte in ritardo al neonato Ccn per le manifestazioni estive

Problemi di degrado tra Poveromo e Ronchi

Problemi di degrado tra Poveromo e Ronchi

Massa, 6 luglio 2022 - La vitalità della piazza e del Parco si è spenta da quando la Proloco Ronchi Poveromo ha tirato i remi in barca. La ricerca di un nuovo gestore è finita finora senza offerte e il degrado si aggrava. AI bando con assegnazione d’urgenza l’associazione Uisp Grande Età aveva offerto la sua disponibilità a prendersi cura del parco ma ancora mancano chiarimen ti con l’amministrazione.

"Abbiamo fatto la nostra proposta – spiega il presidente, Paolo Casotti – chiedendo la possibilità di aprire nel parco una piccola attività temporanea con vendita di bibite, cocomeri e ortofrutta in cambio del servizio di volontariato che offriamo per la pulizia e la manutenzione del verde. Una piccola attività temporanea".

Prima settimana di luglio e ancora troppi elementi da chiarire. La volontà di risolvere la situazione non manca ma la desolazione dell’area non ha consentito un grande successo dell’ultima festa per i bambini. Ora si aspetta con ansia la serata dedicata a Paolo Rossi, il 24 luglio.

«Piazza Calamandrei deve tornare a vivere – dice Daniele Lorieri, presidente del neonato Ccn, il Centro commerciale naturale Ronchi e titolare dell’enoteca “La corte del vino” – . Siamo nati proprio per creare un ponte tra il territorio e l’amministrazione comunale, auspicando un dialogo sulle varie questioni. Non possiamo lasciare le cose così come stanno: Ronchi ha bisogno di essere ascoltata. Le nostre proposte, come commercianti,sono state presentate: non vorremmo che il parco si trasformasse in una sorta di casupole come altri: è un’area pubblica e vorremmo lo rimanesse. Abbiamo presentato un programma di manifestazioni a gennaio ma era in ritardo la convocazione finale e stiamo contattando ora per organizzare".

Serve un interlocutore unico che rappresenti commercianti, balneari, residenti, albergatori e le numerose associazioni della frazione di Ronchi. "Ci stiamo lavorando – assicura Lorieri – . Abbiamo una duplice missione: sostenere l’aspetto storico culturale e quello turistico. Per questo abbiamo chiesto di dividere la piazza in due aree: lato Carrara per teatro, libri, eventi culturali; lato Viareggio per sport e iniziative per bambini". Per ora però il quadro dipinto dai turisti è desolante.

Della bellezza di Ronchi è rimasto il profumo dei pini abbracciati l’uno all’altro per resistere. Abituati alla bellezza di quel parco e di quella piazza, è un’amara sorpresa ritrovarsi tra degrado e abbandono. In previsione, proprio da ieri, un intervento di pulizia che però difficile riesca a cancellare il senso di desolazione. Lo raccontano, quel senso, alcune villeggianti sedute sotto i pini monumentali, su sedie di plastica recuperate. Si dicono deluse "perchè una Ronchi così ridotta non l’abbiamo mai vista". "Vengo qui in vacanza da 31 anni – spiega Roberta Galardini di Campi Bisenzio – e mai ho visto un simile degrado. Non so cosa si voglia fare di questa zona ma così com’è è una vergogna. E dispiace, perché siamo in un’area turistica e dovremmo vivere di bellezza".

Sono amareggiati i villeggianti. di fronte all’abbandono. Maria Gloria Longobardi di Firenze viene da tre anni e ora vede "tanta desolazione". Gina Polacci non punta l’indice: "Abito al Forte ma sono sempre a Ronchi e rimpiango la Paola Bertola: con la sua gestione il parco era perfetto, pulito, e con tante iniziative estive".

Concordano le amiche: Non sappiamo che pensare – osservano Tina Di Nardo e Vezia Bruciantini –. Era una bella zona, con un parco pulito, pieno di iniziative, anche culturali, per grandi e piccini. Anche il mercatino dell’antiquariato non c’è più. I giochi fatiscenti un anno fa sono stati tolti dopo un incidente occorso a una bimba e mai sostituiti. Da tempo le persone ne avevano segnalato la pericolosità".

In questi giorni il Comune sta attivando lavori di pulizia ai muretti perimetrali del parco ma le mancanze sono innumerevoli: giochi spariti, servizi igienici inesistenti, illuminazione scarsa per non dire assente, niente punto di informazione turistica, senza cestini, sgambatoio indecente. L’ultima tromba d’aria ha dato il tocco finale: pini divelti, rami ovunque. "Come possiamo definirla area verde? – sbottano le turiste – Qui c’è paglia e sudiciume, rami di pino pericolanti. Ci vorrebbe una potatura per mettere le piante in sicurezza ed eliminare i tronchi secchi. Poi ci sono fari con fili scoperti, che rischiano di cadere".