Massa Carrara, reddito di cittadinanza: 300mila euro percepiti indebitamente, 29 denunce

Immediata la denuncia e la segnalazione all'Inps per l'immediata sospensione del contributo e il recupero di quanto finora ricevuto

Guardia di Finanza (archivio)

Guardia di Finanza (archivio)

Massa Carrara, 16 maggio 2022 - Avevano indebitamente percepito 300mila euro di reddito di cittadinanza. A Massa Carrara sono state denunciate 29 persone. La guardia di Finanza della provincia massese, anche in seguito a segnalazioni pervenute dagli organi centrali, ha effettuato numerosi controlli in materia di RdC ed ha scovato una serie di ‘furbetti’, che facevano figurare una situazione reddituale di bisogno, risultata poi non veritiera. Le autocertificazioni, fanno sapere i finanzieri, erano formalmente compilate in modo corretto, ma sulla base di informazioni false. Diversi sono stati i metodi adottati per percepire la misura di sostegno. Ecco che in sedici casi è stata omessa l’indicazione di alcuni redditi percepiti che, se considerati, avrebbero comportato il superamento delle soglie massime consentite per l’accesso al beneficio.

Uno dei denunciati ha dichiarato di non aver percepito redditi, quando in realtà era titolare di una ditta individuale che ometteva sistematicamente di presentare la dichiarazione. A seguito di una verifica fiscale, è emerso che questa persona aveva nascosto al fisco redditi imponibili di oltre 200 mila euro. Due richiedenti stranieri hanno, invece, indicato nell’apposita autocertificazione di risiedere in Italia da almeno 10 anni, requisito minimo necessario per ottenere il contributo, ma i successivi accertamenti hanno dimostrato una loro permanenza nel territorio nazionale per un periodo inferiore. Per altri percettori sono state rilevate delle incongruenze nelle autodichiarazioni relative alla composizione del nucleo familiare, come nel caso di madre e figlio conviventi che, omettendo di indicare tutti i componenti del nucleo familiare, erano riusciti ad ottenere due distinti contributi, in violazione del requisito dell’unicità del beneficio per ogni famiglia.

I soggetti sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Massa per “valutare la sussistenza dei presupposti per l’esercizio dell’azione penale”, nonché all’Inps per l’immediata sospensione dell’erogazione del contributo e per il recupero degli importi indebitamente percepiti.