Martinelli: "Pretestuosi gli attacchi sulle tasse. Non siamo noi a rubare ai poveri"

Il vicesindaco replica sull’aumento dell’Irpef e illustra la manovra

Matteo Martinelli

Matteo Martinelli

Carrara, 19 gennaio 2019 - Irpef, parla il vicesindaco Matteo Martinelli replica così all’uscita del Pd sui numeri del bilancio preventivo presentato nei giorni scorsi. «L'incremento dell’aliquota Irpef è stato imposto da diversi fattori, alcuni nazionali altri locali: il governo ha deciso di non ricostituire il fondo di solidarietà comunale, ovvero minori trasferimenti per 600mila euro, e di obbligare i municipi ad aumentare il fondo per i crediti di dubbia esigibilità, un accantonamento di 800mila euro».

A livello locale si sono aggiunti gli effetti della norma transitoria per la sanzione dei fuori piano: «Il Pd lascia intendere che la diminuzione delle entrate del settore marmo sarebbe dovuta alle tariffe. In realtà essa è legata alla flessione dei quantitativi estratti per effetto del fermo di alcune cave previsto dal 58 bis. Questa norma, transitoria e straordinaria, comporta la sospensione temporanea delle attività, con diminuzione dei materiali asportati e dunque del contributo di estrazione: in via prudenziale abbiamo inserito a bilancio un gettito più basso del solito».

Quanto all’incremento dell’Irpef: «Noi l’abbiamo aumentata, al massimo, dello 0,2 per cento. Chi ci attacca, tra il 2010 e il 2014 la incrementò dell’800 per cento. Nel 2017 il centro sinistra effettuò un’operazione smaccatamente pre-elettorale abbassando l’Irpef solo per l’anno in corso e senza prevedere le coperture per i due successivi. Tutto nonostante la norma impedisse aumenti dell’addizionale. Questo è quello che ci siamo trovati quando siamo arrivati a palazzo».

Tariffe dei servizi per le mense e il trasporto scolastico: «Si tratta di aumenti contenuti. In questo caso sono stati innescati dalla rinegoziazione dei contratti di servizio. Noi, a differenza di chi ha governato in precedenza, non usiamo Apuafarma come un bancomat né dimezziamo il patrimonio della nostra partecipata facendola lavorare sottocosto».

Il vicesindaco rigetta al mittente l’accusa di «dimenticare i più facoltosi»: «Garantiamo gli investimenti in gran parte destinati all’edilizia scolastica, a lungo trascurata, a fronte di un livello di indebitamento generale assolutamente eccessivo, come ha rilevato una nota della Corte dei Conti recentemente recapitata in piazza II Giugno e riferita ai bilanci del 2015-2016. Come è noto quel sovra indebitamento – conclude – è dovuto al fatto che i vecchi amministratori decisero di far pagare la strada dei Marmi ai cittadini invece che ai ricchi industriali. Chi è il vero Robin Hood all’inverso?»