Marmo: "I grillini sono senza pudore"

Il Psi replica all’esultanza dell’amministrazione sulla sentenza del Tar

Giunta comunale

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Carrara, 20 aprile 2019 -  Duro attacco del Partito socialista sull’entusiamo della giunta per la sentenza del Tar per Lorano II. Definendo la nota del sindaco "schizofrenia sulle controversie legate all’escavazione", il Psi ritene "surreale che l’amministrazione, dopo avere chiesto umilmente alla Regione nel luglio 2018, con lettera ufficiale tenuta nei cassetti fino a poco fa, di avallare le interpretazioni giuridiche della precedente amministrazione, oggi esulta per le decisioni del Tar. Lo stato di confusione viene evidenziato accomunando le questioni del marmo con quelle dello stadio, lasciato in stato di agibilità, come certificato dai documenti firmati dai funzionari, e oggi ridotto a un desolante e interminabile cantiere con una capienza diminuita a mille spettatori mortificando le aspettative dei tifosi in vista dei playoff".

"L’esultanza dell’amministrazione – prosegue la nota del Psi – è figlia di una rivalsa vendicativa che nasce dalla frustrazione e dall’inadeguatezza politica palesata dalle contraddizioni di chi deve rispondere a culture diverse e non conciliabili. Con temerarietà questi amministratori, pur di cavalcare una cieca polemica, si sono avventurati anche sul terreno della tassazione per la quale da due anni stanno applicando i criteri di “quelli di prima” a suo tempo ferocemente contestati in tutte le sedi, sapendo solo introdurre un clamoroso sistema di sconti sul quale, in altri tempi gli organismi preposti avrebbero chiesto opportuni chiarimenti".

"Restiamo convinti, al contrario dei grillini che hanno cambiato idea, che il perimetro riportato nelle autorizzazioni del passato, valide Carrara come in Versilia e Garfagnana, non corrispondeva solo al perimetro degli scavi previsti nel piano di coltivazione, ma a un’area più vasta che comprendeva cantieri attivi e pertinenze come previsto dalla Legge Regionale 35. Gli sconfinamenti non potevano essere sanzionati a Carrara con spirito giacobino, come attività in assenza di autorizzazione, né come modifiche in ampliamento delle volumetrie di scavo superiori ai 1.000 metri cubi citati spesso a sproposito. I progetti che venivano presentati dopo il fermo degli scavi non autorizzati non erano considerati come sanatorie, ma varianti in ampliamento che potevano comprendere solo in parte i volumi sanzionati».