Marina di Carrara, i residenti: "Basta degrado, vogliamo le telecamere"

I residenti di viale Da Verrazzano sulle barricate, partita una raccolta di firme: "Le erbacce nascondono la gente che va a drogarsi"

La protesta di una residente

La protesta di una residente

Carrara, 2 luglio 2020 - Viale da Verazzano: "Basta con il degrado, vogliamo le telecamere". Una raccolta firme per essere ascoltati. Sono stremati i residenti, di quella che un tempo fu la zona teatro del simposio internazionale di scultura, più apprezzato a livello mondiale. Il regista Carlo Verdone la scelse per girare "Viaggi di nozze"; correva l’anno 1995 e si pensava in grande, in un luogo dove mare e monti sono visivamente molto vicini. Oggi c’è chi parla di rifiuti abbandonati, siepi che nascondono azioni al limite della legalità e atti apparentemente osceni, ma da tempo all’ordine del giorno. Una mail al primo cittadino Francesco De Pasquale datata 24 giugno, spedita a nome dei residenti, riporta diverse richieste che possono sembrare scontate ma, nei fatti, la loro mancanza arreca danno a tutti.

«La zona è lasciata a se stessa da tempo, le nostre richieste tornano ciclicamente perché non vengono mai prese in considerazione – raccontano amareggiate Nadia Grassi, Barbara Binelli, Tamara Conti e Maurizio Borghini –. Siamo cittadini di serie B?". Parliamo di una zona che è divisa tra proprietà comunale e dell’autorità portuale; la poca chiarezza su obblighi e doveri ha come risultato l’incuria. "Le tamerici vengono potate una volta all’anno – continuano le tre residenti –, data la loro crescita esponenziale sono palcoscenico per traffici dalla dubbia legalità e atti osceni in pieno giorno, per non parlare del ricettacolo di rifiuti che si crea. Vi invitiamo a passare di qua per rendervi conto di quello che troviamo tra i cespugli; abbiamo dei bambini e non possiamo vietare loro di giocare fuori casa perché c’è il rischio che possano toccare qualche siringa. Chiediamo la rimozione delle tamerici e la sostituzione di queste con qualche blocco di marmo che permetta una maggiore visuale, anche per le autorità. Chiediamo l’installazione di cestini per la spazzatura e un serrato controllo dei camper che sostano su questa strada e spesso scaricano le acque nere ai margini della carreggiata, proprio in corrispondenza delle tamerici. Le palme presenti sul lato monte del viale scarseggiano da tempo di manutenzione, richiediamo l’intervento perché sono un pericolo per chiunque transiti o stia rientrando a casa. Un sistema di video-sorveglianza, specialmente nel periodo invernale, sarebbe un deterrente per molti che rovinano la nostra zona; non è giusto avere paura a rientrare a casa propria negli orari notturni".

Le proposte dei residenti per rivalutare questo parte di Marina sono svariate: pista ciclabile, manifestazioni, concerti, investire in spazi sociali che possano attrarre persone e mantenere alto il valore della zona che regala scenografie mozzafiato. Infine ci sono Lara Babbini e Matteo Ercolini: "Questo degrado rappresenta un problema civico, oltre che di sicurezza per le persone; con poche migliorie e controllo si potrebbe portare un grande beneficio a residenti e turisti. Abbiamo inoltrato alcune mail all’Autorità portuale per renderli partecipi della nostra situazione, ma nulla è cambiato. Le autorità passano, ma il muro di vegetazione blocca la visuale, lasciando spazio a spaccio e scene al limite della decenza. Spesso si sentono urla e schiamazzi durante la notte. Spero che con questa raccolta firme possa cambiare qualcosa perché siamo stremati". © RIPRODUZIONE RISERVATA