I tanti misteri del superyacht attribuito allo zar

Nel porto di Marina di Carrara c'è ancora Sheherazade: è di Putin oppure no?

Scheherazade ormeggiato nel bacino di Giovanni Costantino a Marina di Carrara

Scheherazade ormeggiato nel bacino di Giovanni Costantino a Marina di Carrara

Marina di Carrara (Massa Carrara), 12 aprile 2022 - E’ ancora lì, sulle banchine di The italian sea group, nella acque di Marina di Carrara, con i suoi quattro ponti e i suoi 140 metri di superlusso. Sheherazade, lo yacht più costoso del mondo, ha attirato i riflettori della stampa internazionale e della curiosità generale per il sospetto che fosse riconducibile a Vladimir Putin.

Nonostante la Guardia di finanza abbia sempre negato, dopo opportune verifiche, che la proprietà potesse essere riconducile al capo del Cremlino, e nonostante il patron del cantiere Giovanni Costantino avesse garantito che l’armatore era un ricco russo non riconducibile allo zar Vladimir e nemmeno appartenente alla black list degli oligarchi i cui beni sono stati bloccati, i gossip sullo yacht da 700 milioni di dollari si sprecano. Tuttavia al netto di articoli del «New York Times» e reportage della Bbc, lo yacht è ancora libero e sta eseguendo un accurato lifting nelle banchine di Costantino, che assicura di aver ricevuto tutti i pagamenti e di non essere per nulla preoccupato della sorte del superyacht da sogno.