Movida violenta, indagini a tappeto. "E’ stata dura mantenere la calma"

La città intera plaude al comportamento irreprensibile ed equilibrato dei poliziotti aggrediti

Tre fotogrammi dell'assalto alla Volante

Tre fotogrammi dell'assalto alla Volante

Marina di Carrara, 26 agosto 2020 - Nove agenti feriti, danni alle autovetture di servizio, una città scioccata. Le uniche che escono da questa triste vicenda con la schiena dritta sono le forze dell’ordine, a testa alta per un comportamento lodato da più parti, integerrimo, esemplare. «E’ stata dura mantenere la calma» sarebbe il commento a caldo di alcuni rappresentati delle forze dell’ordine che nonostante fossero dotati di manganelli, spray al peperoncino e pistole, sono riusciti a mantenere il sangue freddo e tenere sotto controllo, senza ricorrere all’utilizzo delle armi in dotazione, una situazione che potrebbe aver avuto ben altre conseguenze.

In commissariato, intanto, si sta lavorando a fianco della Procura per individuare i responsabili dell’infame episodio. Si prevede nelle prossime ore una sfilata al Colombarotto di tutti i ragazzini presenti quella sera che saranno individuati, interrogati e denunciati per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, aggressione e violenza. Si tratta di giovani di varia estrazione: si va dal ragazzo con precedenti penali allo studente di buona famiglia, alle ragazzine ben vestite. Intanto il Sap, sindacato autonomo di polizia chiede che si rivedano gli strumenti in uso alle forze dell’ordine e chiede l’uso del taser e della bodycam.

ll segretario provinciale Alessandro Baialardo ricorda come «solo grazie all’intervento di tre volanti della questura gli operatori del commissariato di Carrara sono riusciti a sottrarsi alla violenza della folla». lI segretario locale del Sap afferma come da mesi l’organizzazione sindacale, tramite il suo segretario nazionale Stefano Paoloni, punti il dito contro le aggressioni. «In questi casi – sottolinea Baialardo – è impossibile difenderci e garantire la tutela dei normali cittadini, gli aggressori hanno addirittura provato a sottrarre ai colleghi le pistole e solo grazie alla capacità e alla fermezza dei poliziotti intervenuti, non si sono verificate più gravi conseguenze». Da qui il Sap chiede l’ausilio del taser fra gli strumenti di difesa in uso alle forze dell’ordine e quello delle bodycam sulle divise, in modo da registrare tutta l’azione «e non soltanto frame convenienti utili solo a chi compie azioni delittuose e ha l’interesse di fomentare l’odio contro le forze dell’ordine». Baialardo chiede anche l’inasprimento delle pene».