Fratricidio nella villa, "Il professor Casonato è confuso e provato"

Parla l'avvocato dell'investitore

Le forze dell’ordine si sono fermate fino a tardi per raccogliere indizi e testimonianze utili (fotoservizio di Paola Nizza)

Le forze dell’ordine si sono fermate fino a tardi per raccogliere indizi e testimonianze utili (fotoservizio di Paola Nizza)

Massa, 2 novembre 2017 - «Il professor Marco Casonato ieri sera era sotto choc, molto confuso e provato, non aveva realizzato neanche che il fratello fosse morto». Così Walter Matarocci, avvocato difensore di Marco Casonato, il professore universitario che, secondo una prima ricostruzione, ieri pomeriggio avrebbe investito con l'auto il fratello Piero Casonato, uccidendolo, all'interno del parco di villa Massoni, la tenuta di cui si stavano contendendo l'eredità. «Sulla dinamica è ancora tutto da chiarire - aggiunge Matarocci - aspettiamo l'autopsia». 

Intanto villa Massoni rimane sequestrata. "La procura sta provvedendo alla nomina di un altro custode giudiziario per Villa Massoni, che rimane sotto sequestro". Così il procuratore di Massa Carrara Aldo Giubilaro conferma "la situazione di contrasto tra i due fratelli per la gestione dell'immobile, acutizzata in queste settimane dal processo che i due stavano affrontando". Marco e Piero Casonato erano infatti stati accusati dalla procura di danneggiamento di edificio storico artistico sottoposto a vincolo. Il processo a loro carico era iniziato lo scorso 4 ottobre.

Sarebbe dunque da ricercare nella contesa su cosa fare di villa Massoni, a Massa, il motivo per cui ieri pomeriggio il docente di psicologia dell'università Bicocca di Milano Marco Casonato, 62 anni, ha ucciso il fratello 59enne Piero Alessandro, medico del lavoro, investendolo con un furgoncino nel giardino della proprietà. Marco Casonato, che dopo aver investito il fratello ha chiamato i carabinieri per costitutirsi, era il custode giudiziario della villa, risalente al Seicento, e che da tempo versa in condizioni di degrado, tanto che c'erano state anche proteste degli abitanti del luogo e del Comune, nonché l'intervento della sovrintendenza ai beni storici che aveva sollecitato lavori di recupero.

Secondo quanto si è appreso, da tempo i due fratelli sarebbero stati in lite per la villa di proprietà di entrambi. Ieri, intorno alle 16, c'è stato l'ultimo e fatale episodio di scontro per i lavori di ristrutturazione che sarebbero stati richiesti solo da Marco Casonato e osteggiati invece da Piero. Villa Massoni, di proprietà dei Casonato dal 1920, quando Giannina Massoni sposa Mario Casonato, fu sottoposta a sequestro nel giugno del 2015 dalla Procura di Massa Carrara che aprì un fascicolo a carico dei fratelli Casonato, con l'accusa di danneggiamento al patrimonio archeologico, storico e artistico nazionale, come previsto dell'articolo 733 del codice penale. Il processo a carico dei due fratelli è iniziato lo scorso 4 ottobre. La Procura di Massa Carrara, come ha spiegato oggi il procuratore Aldo Giubilaro, adesso sta provvedendo alla nomina di un altro custode giudiziario per Villa Massoni, che rimane sotto sequestro. Giubilaro ha confermato "la situazione di contrasto tra i due fratelli per la gestione dell'immobile, è  acutizzata in queste settimane dal processo che i due stavano affrontando".