Maltempo Massa, tragedia sfiorata allo stadio: in trappola nel sottopassaggio, salvo

Solo l’intervento deI Vigili del fuoco ha liberato l’uomo rimasto dentro la vettura. Allagamenti in molte zone della città

Strade allagate per il maltempo

Strade allagate per il maltempo

Massa, 17 settembre 2021 - Meno di un’ora di pioggia intensa è bastata per mandare sott’acqua gran parte di Massa, dal centro fino al lungomare marinello, nella zona delle colonie in particolare. Una bomba d’acqua attesa quasi a segnare la fine di una stagione torrida e siccitosa. Strade come fiumi, la stazione che è diventata un lago, sottopassi chiusi, la rotatoria fra via Carducci e via Oliveti che sembrava una rotonda ‘nel’ mare e le auto tante barchette a girargli intorno. E si è sfiorata anche la tragedia.

Sono stati i Vigili del fuoco, infatti, a trarre in salvo una persona che ha rischiato di restare intrappolata nell’auto sommersa dall’acqua. ll sottopasso all’altezza dello stadio si è traformato in un fiume e la pioggia è diventata una trappola per l’automobilista. L’intervento dei Vigili del fuoco è stato provvidenziale.

Per evitare situazioni di emergenza è stata necessaria la chiusura dei sottopassi dello stadio, dove si è sfiorata la tragedia, e di viale della Repubblica. Mentre il viale della Stazione è stato ’intrappolato’ dal fogliame non rimosso in precedenza.

Allagato il piano sottotterano del parcheggio in centro a Massa realizzato all’ex mercato coperto. Strade allagate e grandi difficoltà a percorrere l’Aurelia, giardini e scantinati sott’acqua, traffico in tilt e rallentamenti. Disagi alla stazione ferroviaria dove intorno alle 10 si è ripetuto il copione degli scorsi anni: tutto allagato, con grandi disagi per cittadini e pendolari.

"E’ successo quello che accade quando piove. Si allaga tutto. Ormai lo so e cerco con delle accortezze di limitare i disagi per i clienti", commenta Paolo Casani, titolare dell’edicola della Stazione. Disagi anche per il bar, il personale aveva piazzato delle paratie ma il livello dell’acqua non ha risparmiato i locali. Anche il sottopassaggio si è trasformato in un piccolo torrente. Preoccupazione anche a Marina, Ronchi e Poveromo con vari allagamenti mentre il livello dell’acqua dei fossi era ormai al limite.

In Lunigiana sono stati gli alberi pericolanti una delle criticità più frequenti. L’emergenza si è scatenata poco prima delle 9. Il centralino dei Vigili del fuoco è stato preso d’assalto: una trentina gli interventi portati a termine poco prima di pranzo. Sono state quattro le squadre dei Vigili del fuoco che hanno lavorato a ritmo intenso.

«Eravamo pronti ad affrontare due eventi avversi, uno verso le 11 e l’altro alle 18 – sottolinea l’assessore Marco Guidi –. Avevamo tutte le squadre di Protezione civile, lavori pubblici e volontari nei punti sensibili a monitorare la situazione. Siamo stati costretti a chiudere alcuni sottopassi, in altre zone le pompe sono andate in difficoltà e siamo intervenuti il prima possibile. Nessuna segnalazione fino al primo pomeriggio di frane o alberi caduti". Ma non si potevano evitare strade e piazze allagate pulendo per tempo tombini e caditoie? "Quel che si poteva fare lo abbiamo fatto – dice Guidi –. Abbiamo fatto passare l’Asmiu in diverse zone a pulire. Tuttavia durante un allerta meteo di questo tipo tanto altro materiale cade e viene trasportato dall’acqua andando di nuovo a ostruire le griglie e a creare disagio. Sicuramente si può fare di più, ma il territorio è anche molto vasto".

Maria Nudi Francesco Scolaro