"La terra si ribella alla nostra prepotenza". Il saluto del vescovo Vaccari a Maria Laura

Una grande folla per l’addio alla donna di 68 anni vittima del tornado che ha flagellato la nostra città. Una presente sviene per un malore

Carrara, 26 agosto 2022 - "E’ stato un gesto importante": così il vescovo Mario Vaccari ha voluto rendere omaggio ieri a Maria Laura Zuccari e al suo sacrificio per provare ad aiutare un’altra persona quando la tempesta stava infuriando. Ieri a poche centinaia di metri dal luogo della tragedia, la chiesa della Santissima Maria Mediatrice era gremita non solo dalla autorità civili e militari, con la sindaca Serena Arrighi in prima fila accompagnata da una nutrita schiera di assessori e consiglieri comunali, di maggioranza e di minoranza, e poi ancora il prefetto Guido Aprea, comandanti, dirigenti e rappresentanti di guardia di finanza, polizia, polizia penitenziaria e carabinieri, arma a cui appartiene anche il figlio di Laura Zuccari, Massimiliano Mencaraglia, ma anche di tanti, tantissimi amici e parenti della famiglia e abitanti del quartiere. Durante la propria omelia il presule si è così concentrato su due aspetti in particolare: il grande cuore di una donna sempre al servizio del prossimo e il segnale lanciato dalla natura con la tempesta che ha flagellato il nostro territorio giovedì 18. Il vescovo ha citato San Francesco e il suo Cantico delle creature e poi ha sottolineato come certi episodi siano testimonianza di un utilizzo dissennato delle risorse del creato.

"Nostra sorella madre terra – ha detto Mario Vaccari - ha protestato per il male che le provochiamo. Siamo cresciuti pensando fossimo i suoi proprietari saccheggiandola". Una considerazione che vuole essere anche un monito per le ferite che quotidianamente, anche nella nostra martoriata provincia, vengono inferte all’ambiente. Il vescovo però si è soffermato a lungo anche sul gesto compiuto da Laura Zuccari testimonianza "di un grande cuore" e che il titolare della diocesi non ha esitato a definire "importante" ricordando come la 68enne fosse uscita di casa per "fare del bene" e per portare supporto al prossimo.

A nome della comunità intera il vescovo ha poi voluto stringersi idealmente attorno al figlio Massimiliano, al marito Lorenzo Mencaraglia, alla nuora e ai nipoti al termine di una cerimonia dove a dominare è stata la commozione e durante la quale si è registrato anche un lieve malore a una donna che stava assistendo alla funzione e che è stata portata via con l’ambulanza. Prima e dopo la messa, invece, la folla ha atteso tra le lacrime l’arrivo e la partenza del feretro che ieri ha poi proseguito il suo ultimo viaggio fino al cimitero di Turigliano.

«Esprimo vicinanza alla famiglia Zuccari per la scomparsa di Maria Laura morta per la sua generosità, altruismo e voglia di proteggere prima gli altri di se stessa – commenta il consigliere di minoranza Cosimo Ferri -. E’ stata un grande esempio di umanità e solidarietà che ci lascia e che ci deve stimolare a seguire la sua semplicità e testimonianza. Chi ha avuto il piacere di conoscerla oggi ha un grandissimo vuoto che deve riempire con i suoi insegnamenti. Le istituzioni devono però oggi fare la loro parte e sui cambiamenti climatici c’è tanto da verificare e modificare. Gli stati d’allerta regionale – prosegue la nota di ferri – vanno adeguati, i Comuni devono adottare il regolamento area verde, i piani di gestione e di mantenimento dello stato di salute delle piante e previsto un piano sicurezza e che sappia tener conto di misure efficaci di prevenzione".

Proseguono le indagini per accertare l’esatta dinamica dell’incidente mortale portate avanti dal pubblico ministero Giulia Giancola assieme ai carabinieri al comando del maggiore Cristiano Marella. La zona del parco Ugo La Malfa dove è stata colpita Laura Zuccari rimane per ora ancora sotto sequestro mentre la procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti. I primi riscontri dell’autopsia hanno confermato la presenza di ferite da schiacciamento al torace e di un trauma cranico sul corpo della 68enne che potrebbero essere la causa della morte. Il resto è una città che ieri ha osservato una giornata di lutto cittadino indetta dal Comune e che è ancora sotto choc per la violenza di un tornado che ha messo in ginocchio l’intero territorio.