"Tremava tutto, il tetto è crollato in salotto": paura per la tromba d'aria

Carrara: sfiorata la tragedia per il cedimento delle impalcature dei lavori in corso in un palazzo in via Stabbio. Evacuate tre famiglie

I danni del maltempo

I danni del maltempo

Carrara, 27 settembre 2021 - «Ho fatto appena in tempo a prendere in braccio il bambino e ad allontanarmi di qualche metro che il tetto è crollato nel nostro salotto". Rabbia, paura e disperazione si mescolano nella voce di Fiammetta Dell’Amico, una giovane madre che ieri pomeriggio ha visto la propria casa scoperchiata in pochi attimi dalla furia del vento come fosse un castello di carte.

Tromba d'aria, le foto e i video

Fiammetta vive con il marito, il figlioletto di tre anni e il cognato in una casa all’ultimo piano di un palazzina in via di Stabbio, alla Fabbrica. Qui ieri attorno alle 16,30 alla tempesta sono bastati cinque minuti appena per provocare danni per decine di migliaia di euro, ma l’impressione è che solo il caso abbia voluto che nessuno si facesse male. Al culmine del temporale la copertura dell’edificio, in ristrutturazione da oltre un anno, è stata sollevata in aria come fosse un fuscello e ha cominciato a volare in ogni direzione.

Travi, grondaie e grandi fogli di materiale isolante che erano adagiati sull’estremità della palazzina hanno cominciato a rimbalzare come palline da flipper tra gli edifici della zona schiantandosi contro finestre e terrazzi prima di crollare a terra ed essere trascinati via dal fiume di acqua piovana che si era formato in mezzo al viale XX Settembre.

Nel frattempo la grande impalcatura che abbracciava la palazzina di via di Stabbio è franata al suolo travolgendo le auto in sosta e tutto quello che ha trovato sulla sua strada. Appena la furia della tempesta ha allentato la sua morsa la famiglia di Fiammetta Dell’Amico assieme agli altri otto nuclei che vivono nell’edificio sono riusciti a scappare in strada, ma dietro di loro hanno lasciato una scia di devastazione. I danni del temporale sono stati tali che nessuno di loro ieri ha potuto fare ritorno nelle proprie abitazioni e al momento non si sa per quanto dovranno stare fuori. Tra di loro tre famiglie, per un totale di undici persone, sono state prese in carico dai servizi sociali del Comune, gli altri hanno trovato una sistemazione in via autonoma.

«Abbiamo perso tutto – racconta ancora Fiammetta Dell’Amico -. I cantieri ormai andavano avanti da oltre un anno e da tempo noi avevamo iniziato ad avere problemi con le infiltrazioni d’acqua. Già tre giorni fa grandi macchie d’umido avevano cominciato ad allargarsi sui muri, oggi però è stato tremendo. Quando è arrivata la tempesta mio marito era in camera con il bimbo, mentre io ero in bagno quando improvvisamente ho sentito la casa cominciare a tremare e l’acqua ha iniziato a entrare copiosa dal tetto. Neanche il tempo di renderci conto di cosa stesse accadendo e prendere in braccio il bambino che con un boato la copertura è crollata in mezzo al salotto, non oso neanche pensare cosa sarebbe potuto succedere se non ci fossimo spostati".

Sul posto per prestare i primi soccorsi e mettere in sicurezza la zona sono subito arrivati gli uomini di polizia municipale, carabinieri e vigili del fuoco. Al loro arrivo tutti loro hanno trovato una scena apocalittica: i detriti e i resti del tetto erano sparsi ovunque in una area di decine di metri, i fogli di materiale isolante in particolare erano letteralmente dappertutto, ma lo stesso valeva anche per le travi di legno e per quelle che sarebbero dovute essere le grondaie della palazzina, ma erano ormai ridotte ad ammassi informi di metallo. Più di un terrazzo degli edifici vicini mostrava poi evidenti i segni di uno scontro contro qualche detrito volante, mentre erano diverse le auto a essere state travolte dai detriti portati del vento. "Ci ha salvato la tenda di plexiglass – racconta un condomino che vive ai piani alti di un palazzo lontano almeno 20 metri da quello di via di Stabbio -. Stavamo guardando la televisione quando qualcosa ha impattato contro la plastica che abbiamo subito fuori dalla finestra e poi è cascata a terra, altrimenti avrebbe sfondato tutto".