
Il primario Andrea Mambrini
Massa, 30 settembre 2018 - Una storia d’amore che dura da 40 anni e che si suggella in una stretta di mano, uno struggente gesto d’amore nel momento dell’addio che è stato vissuto al Noa dove questa coppia, che abita in provincia, Francesco e Maria (sono nomi di fantasia), è ricoverata da alcuni giorni. Una storia d’amore che in quello scatto, le mani intrecciate, la fede al dito, chiesto da Francesco diventa un messaggio di speranza, di coraggio e forza per tutti. Francesco, settanta anni, ha combattuto la malattia con determinazione, ora il suo fisico si sta arrendendo, la moglie nel soccorrerlo si è fatta male: così Francesco e Maria sono stati ricoverati al Noa, lui nel reparto di oncologia diretto da Andrea Mambrini, lei nel reparto di ortopedia diretto da Bernardo Violi. Così si sono ritrovati divisi, lontani per motivi indipendenti dalla volontà. Ma Francesco non si è arreso e ha chiesto che la moglie Maria, compagna di una vita, potesse essergli vicino.
UNA RICHIESTA semplice che in una struttura sanitaria pubblica può diventare complicata per la organizzazione. Ma il grande cuore dei due primari, la sensibilità del personale dei due reparti, ha reso possibile questa richiesta, perché si possa affrontare una momento delicato e difficile con accanto la persona che si ama, con la quale si è costruita una vita, figli, nipoti. Un progetto che 40 anni fa Francesco e Maria hanno suggellato nella formula del matrimonio accanto nella gioia e nalle malattia. E così nel rispetto della organizzazione ospedaliera, delle cure di entrambi, al Noa è stato fatto un piccolo, grande miracolo.
FRANCESCO e Maria insieme con amore, fino all’ulttimo battito del cuore: un patrimonio morale e affettivo che non tutte le famiglie possono condividere. E i familiari dei coniugi vogliono ringraziare il Noa, i medici dei reparti, tutto il personale, che permettono a questa coppia di scrivere un finale senza dubbio triste, ma vissuto fino in fondo all’insegna dell’amore, quello che va oltre.