Lo scontro legale iniziò davanti al Tar Toscana Era il 2007 e scese in campo Italia Nostra

La discarica di Lusuolo, nata nel 1983, poi ampliata e ristrutturata ma chiusa con un’ordinanza del 1995, è stata spesso contestata. Nel 2010 il Tar annullò il progetto di riapertura proposto da Provincia e Comune per il completamento e la sistemazione finale. Ad ottobre 2007 ben 22 residenti a Mulazzo e Italia Nostra impugnarono la determina con cui il dirigente del settore ambiente della Provincia ritenne di escludere dalla valutazione di impatto ambientale il progetto di chiusura della discarica chiedendo di annullarla. Il Comune cercò di chiarire che era un intervento finalizzato alla chiusura e messa in sicurezza del sito. Non un allargamento della vecchia discarica, ma di bonifica col riempimento delle due vasche di 45mila metri cubi più 10mila di spazio interconnesso. Ma per gli ambientalisti la cubatura totale sarebbe stata di 120mila metri cubi e non di 100 mila: si dovevano aggiungere i 20mila usati per sigillare il sito una volta raggiunto il colmo. Il Tar concesse subito la sospensiva, poi la richiesta di una nuova sospensione per aggiunta di motivi venne respinta. Si proseguì con la richiesta di annullamento della delibera della giunta di Mulazzo del 28 aprile 2009 che revocava l’ordinanza del 1995 con la quale era stata disposta la chiusura.