Lo sciopero ‘spaccato’: "Grande adesione" secondo Cgil e Uil: "Flop totale" per la Cisl

Oltre 800 lavoratori apuani in marcia a Firenze con i due sindacati. Adesione alla protesta quasi totale solo nel settore del marmo. Molto bassa in porto, nell’industria e anche nel settore pubblico.

Lo sciopero ‘spaccato’: "Grande adesione" secondo Cgil e Uil: "Flop totale" per la Cisl
Lo sciopero ‘spaccato’: "Grande adesione" secondo Cgil e Uil: "Flop totale" per la Cisl

Grande la soddisfazione di Cgil e Uil per lo sciopero generale di ieri, che ha visto manifestare a Firenze oltre ottocento lavoratori apuani. A sfilare a contro la manovra del governo di Giorgia Meloni c’erano cinquantamila persone. Ma a livello locale per la Cisl, secondo i dati dell’astensione, lo sciopero è stato un mezzo fallimento. Dati che snocciola il segretario generale Andrea Figaia secondo il quale ad incrociare le braccia è stata una percentuale di lavoratori che oscilla appena tra il 20 e il 25 per cento.

"Oltre 50mila persone a Firenze sono un risultato eccezionale, una risposta chiarissima alle politiche dannose del governo Meloni – commenta il segretario generale della Cgil Nicola Del Vecchio –. E da Massa Carrara c’è stata un’adesione eccezionale, intere fabbriche ferme con adesioni del 100% dei lavoratori, molte scuole chiuse così come molti servizi e appalti. Dalla nostra Provincia sono partiti 10 pullman dalla Camera del lavoro. La piazza è la risposta più bella e intelligente a chi ha pensato di precettare i lavoratori e di mettere in discussione il diritto di sciopero. Una risposta delle persone, perché l’attacco al diritto di sciopero non è un attacco al sindacato, ma ai cittadini, visto che il diritto di sciopero è un diritto soggettivo del cittadino lavoratore e non a caso è inserito nella Costituzione. Invece di pensare a limitare il diritto di sciopero il governo farebbe bene ad interrogarsi piuttosto sul perché le persone incrociano le braccia e manifestano".

"Lo sciopero generale è uno strumento ed un‘arma importante nel mondo sindacale – conclude Del Vecchio – e come tale va usata con saggezza, equilibrio e non usato per fini politici". Soddisfatto anche Claudio Salvadori, il segretario provinciale della Uil. "C’è stata una forte partecipazione che non si vedeva da anni, in piazza c’erano moltissimi giovani – dice Salvadori –, fino agli ultimi giorni abbiamo avuto richiesta di posti sui pullman. Molti interventi pungenti contro Matteo Salvini, che prima di sparare a casaccio sulle rivendicazioni dei lavoratori dovrebbe informarsi. Ho partecipato a decine di manifestazioni, ma mai come ieri ho visto così tanta gente che voleva far sentire la sua voce. Partecipare allo sciopero ha significato rinunciare ad una giornata di lavoro, e non è stata buttata via. Siamo molto soddisfatti della partecipazione".

Per la Cisl invece l’adesione dei lavoratori in Provincia di Massa Carrara sarebbe un flop. "In area portuale la percentuale di sciopero è inferiore al 10%, in qualche caso come a in Grendi e Coseport addirittura zero – scrive il segretario della Cisl Andrea Figaia –. Sul Trasporto Pubblico significativo insuccesso in Lunigiana dove hanno aderito 4 lavoratori su 68; stessa cosa nella zona di Costa dove hanno fatto sciopero 11 persone su oltre 120 dipendenti..... sommando i dati un flop totale! "

Figaia sottolinea che il suo sindacato "nonostante abbia manifestato dei forti dubbi sulla manovra finanziaria del Governo, ha scelto la strada del confronto e della presenza ai tavoli di contrattazione". E ribadisce che lo sciopero generale non va usato "per fini politici. I dati quindi per Figaia darebbe ragione alla Cisl. E se nel settore igiene urbana si è registrato un "buon risultato in Nausicaa e Ersu Lunigiana, flop totale in Tisg", come nel commercio con tutte le serrande aperte, nei Vigili del fuoco (3 a Massa, nessuno in Lunigiana). Flop per la Cisl anche alle Poste, in banca, nel pubblico impiego. Unico successo dello sciopero nel marmo: " adesione quasi completa ed importante “al monte”, minore ma pur sempre alta al piano.

Alessandra Poggi