Sarebbero entrambi minorenni (17enni) i due carraresi raggiunti da altrettanti Daspo urbani (in termini tecnici due Dacur), ovvero divieti d’accesso alle aree urbane. I due sono stati ritenuti i “postini“ che il 16 dicembre entrarono in un ristorante a Ronchi dove c’era una cena con dirigenti, iscritti e simpatizzanti di Fratelli d’Italia. E dopo aver causato una certa “bagarre“, consegnarono al ristoratore una lettera con un messaggio di morte : "Se muore Alfredo (Cospito, ndr), dopo tocca a voi". Raggiunto al telefono, il questore di Massa Carrara, Raffaele Cavallo, conferma i due Daspo urbani specificando che di tratta di provvedimenti amministrativi, volti alla prevenzione. Per quanto riguarda il fatto e altri episodi accaduti in provincia che coinvolgerebbero la “galassia“ anarchica attiva a Carrara e dintorni, sono in corso indagini portate avanti dalla Polizia Giudiziaria sotto il coordinamento della Procura della Repubblica. Il questore a questo punto si ferma e il cronista può solamente aggiungere che, dati i tempi della giustizia italiana, è difficile ipotizzare se alle indagini seguiranno atti ufficiali e in quali tempi. Lo deciderà, ovviamente, il sostituto procuratore che coordina le indagini. Per adesso la sola certezza riguarda l’ipotesi accusatoria che comprenderebbe non solamente la lettera di minaccia ma anche gli insulti scarabocchiati davanti alla sede di Fratelli d’Italia a Massa. Impossibile, invece, prevedere se gli autori di queste “gesta“ sono gli stessi che lo scorso settembre presero d’assalto un gazebo della Lega, aggredendo alcuni militanti del Carroccio, durante la campagna elettorale per le politiche. Andrea Luparia