Le famiglie Apuane sotto l'effetto dell'inflazione, 462€ in più

Le famiglie apuane hanno speso 462 euro in più per la spesa nei primi 8 mesi dell'anno a causa dell'inflazione. CNA Massa Carrara propone un patto anti-inflazione e chiede interventi incisivi da parte del Governo.

Le famiglie apuane hanno speso 462 euro in più per riempire il carrello della spesa nei primi 8 mesi dell’anno. E’ l’effetto dell’inflazione spinta da fattori nazionali (caro carburante su tutti) e internazionali (guerra e speculazioni) che ha costretto a “tagliare” il 5% dei prodotti acquistati al supermercato. Lo dice Cna Massa Carrara in base all’inflazione media calcolata da gennaio ad agosto 2023 che evidenzia il livello di sforzo economico che le famiglie hanno messo in campo per comprare beni di prima necessità (pasta, verdura, carne, latte, acqua). Sono 58 le attività commerciali che hanno aderito in provincia. Sono principalmente grandi catene di distribuzione e un gruppetto di piccole botteghe.

"Si inserisce in questo contesto il patto anti-inflazione a cui, come associazione, abbiamo aderito – spiega Paolo Bedini, presidente Cna Massa Carrara – Il sistema delle piccole imprese artigiane, protagoniste della filiera alimentare, farà come sempre la sua parte". Nella provincia di Massa Carrara l’inflazione generale è scesa al 5,9% mentre quella dei generi alimentari e delle bevande analcoliche si è attestata al 9,5%. "Il pallino della lotta all’inflazione non può essere lasciato in via esclusiva alla Banca centrale europea – analizza Bedini - Crediamo sia necessario che Governo e Parlamento procedano con rapidità e in modo incisivo per favorire la concorrenza, rimuovendo ingiustificate rendite e intervenendo su mercati rilevanti come il credito, il settore assicurativo, i servizi pubblici e in particolare riformando il mercato elettrico e del gas".