Lavoro agile, impiegati discriminati "Asl non tutela le categorie deboli"

Fantozzi e Amorese di Fratelli d’Italia chiedono il rispetto della normativa

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"L’Asl Toscana Nord Ovest lede il diritto dello smart working dei lavoratori considerati più deboli che ne fanno richiesta". A denunciarlo sono il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi e il capogruppo in consiglio comunale a Massa, Alessandro Amorese. Una situazione che ha indotto il partito di Giorgia Meloni a chiedere lumi all’Asl su un atteggiamento di "chiusura verso il lavoro agile di dipendenti fragili, con patologie certificate, lavoratori con figli minori di 14 anni". Il lavoro agile è un diritto previsto dalla legge che reintroduce fino al 31 dicembre il lavoro agile per determinate categorie di lavoratori. "La Asl ha manifestato in più occasioni un atteggiamento di chiusura e secondo noi eccessivamente restrittivo – sostengono Fantozzi e Amorese - nell’applicazione dello smart working; a differenza invece di altri enti del servizio sanitario regionale come ad esempio Estar che ha fino ad ora avuto una visione più ampia ed inclusiva nell’applicazione di questo strumento. In diversi casi, anche i soggetti rientranti nelle categorie fragili sono stati comunque chiamati a ritornare alcuni giorni alla settimana nei loro uffici, limitando di fatto quelli che sono i loro diritti. Un approccio restrittivo verso uno strumento oggettivamente utile, che potrebbe consentire, anche in vista di possibili esigenze di risparmio energetico, un’ottimizzazione dei costi".