"L’aumento dei pedaggi autostradali ha stangato i trasporti apuani"

La categoria parla di "mazzata economica per un comparto che già sopporta altre difficoltà"

L’inflazione aveva appena rallentato un po’ la sua corsa, all’inizio dell’anno, ma l’azione del Governo senza correttivi rischia di diventare un taglio per famiglie e imprese, in particolare autotrasportatori. "Il mancato rinnovo del taglio delle accise sul carburante e l’aumento diffuso dei pedaggi autostradali sono un combinato disposto che rischia di mettere in ginocchio il comparto dei trasporti" sottolinea la dirigenza di Confartigianato Massa Carrara Lunigiana. Numeri alla mano, l’inizio dell’anno è stato segnato da un incremento "di circa 20 centesimi al litro di benzina e gasolio perché non è stato rinnovato il taglio delle accise e neppure si è pensato di intervenire sull’Iva che avrebbe aiutato. I prezzi medi dall’inizio dell’anno a Massa Carrara si mantengono su 1,748 euro al litro per la benzina e 1,824 euro al litro per il gasolio". Ma questo è solo un aspetto del problema. "Oltretutto dall’inizio dell’anno sono aumentati anche i pedaggi autostradali, con percentuali che incidono dall’1,5% al 4,5% sul costo precedente. Un’ennesima mazzata economica per un comparto, l’autotrasporto apuano, che ha sopportato non solo le onerose fluttuazioni dei costi ma anche i disagi dovuti ai numerosi cantieri dislocati su tratte autostradali e strade di competenza di enti locali. Non dimentichiamo che la nostra provincia soffre un deficit infrastrutturale pesante rispetto ad altri territori – prosegue Confartigianato – sia per la mancanza di arterie ad alta percorribilità sia perché troppe strade sono in condizioni disastrose. In particolare a quelle che devono affrontare tutti i giorni i camion del marmo delle cave del distretto apuano".