L’arsenale era del marito Assolta una vedova

Maria Grazia Bernabucci accusata di detenzione d’armi. Ma la collezione era regolarmente denunciata

MASSA

E’ stata assolta dall’accusa di detenzione di armi, Maria Grazia Bernabucci, 69 anni, di professione consulente aziendale, residente a Massa. La donna è imputata, insieme a diverse altre persone, anche in un secondo procedimento penale ma in questo caso è uscita assolutamente pulita dall’inchiesta avviata a suo tempo dalla Procura della Repubblica di Massa. Lunedì scorso, infatti, il giudice monocratico ha fatto cadere ogni accusa. La Procura l’aveva accusata di detenzione di armi in quanto nelle “pieghe“ della prima inchiesta, durante una perquisizione gli investigatori avevano trovato diverse armi e delle munizioni. Durante il processo, però, la difesa ha chiamato a testimoniare un perito che ha documentato, con dovizia di particolari, come fossero tutti residuati bellici, per la maggior parte innocui.

Tanto per capirci. La donna è stata sposata tanti anni e suo marito, ex ufficiale di artiglieria, aveva la “passione“ di collezionare armi antiche. Poi l’uomo, data l’età, è morto ma la signora Maria Grazia Bernabucci non ha voluto disfarsi brutalmente della collezione. Così ha tenuto tutto, anche per rendere un qualche omaggio alla memoria del marito. Poi, quando le forze dell’ordine hanno fatto la perquisizione alla ricerca di documenti ed incartamenti, hanno scoperto questo piccolo arsenale. Per questo è partita la denuncia. Ma la signora non solamente non aveva la minima intenzione di utilizzare le armi in un qualsiasi modo, ma non le aveva neanche comprate. Era solamente un ricordo del marito, prematuramente scomparso. E lunedì il giudice ha accolto la tesi difensiva assolvendo la signora Maria Grazia Bernabucci.

A.Lup.