Lame di Aulla, l’Anas prepara un maxi intervento

Ci sarà una gettata di calcestruzzo per consolidare la parte mancante. Intanto la Fita-Cna chiede aiuto per i tir

Tecnici Anas e sindaco di Aulla sulle sponde del Magra sotto la strada

Tecnici Anas e sindaco di Aulla sulle sponde del Magra sotto la strada

Massa, 13 novembre 2019 - La strada sarà interamente consolidata e presto si riavrà il doppio senso di circolazione. Forse il crollo del muro sulla statale in località Lame di Aulla non è un dramma, dato che ora l’attenzione è concentrata su quella strada. Gli interventi inizieranno a breve e saranno risolutivi. Lo afferma il sindaco, dopo un nuovo sopralluogo con i tecnici Anas. «La tecnica usata per i lavori - ha detto Roberto Valettini - sarà diversa da quella che si pensava in origine. Le micropalificazioni sarebbero state solo un rafforzamento, invece sarà fatta una gettata di calcestruzzo, per consolidare totalmente la parte mancante. Nel giro di due mesi la strada potrebbe tornare a essere a doppio senso di circolazione. Hanno modificato l’impostazione tecnica, si tratta di un lavoro imponente, che si inserisce in un quadro più ampio che riguarderanno anche un altro tratto di statale».

Nel frattempo restano i disagi per i mezzi pubblici e per i camion che non posso transitare per il peso superiore alle cinque tonnellate. Un duro colpo per le imprese di autotrasporto che operano nei bacini estrattivi lunigianesi ma anche per quelle aziende che usano ogni giorno mezzi d’opera tra la provincia apuana e spezzina. La statale 62 della Cisa era l’unica arteria di collegamento per raggiungere cantieri e destinazioni tra Toscana e Liguria per i veicoli eccezionali che trasportano marmo in blocchi e per i mezzi che riforniscono i cantieri. Lo fa notare Fita Cna che ha raccolto la preoccupazione delle aziende della Lunigiana. L’interdizione ai mezzi con massa superiore alle cinque tonnellate ha già bloccato l’attività delle aziende che utilizzano questi veicoli, ai quali resta solo un’altra opzione; imboccare l’autostrada ma dopo aver ottenuto l’autorizzazione dal gestore previo pagamento della tassa di usura strada e dei relativi oneri. Un «balzello» di qualche migliaio di euro a veicolo che le imprese si troverebbero costrette a pagare vista l’impossibilità di transitare sulla strada statale.

 «I mezzi pesanti non possono più passare – fa notare Massimo Ricci, presidente Fita Cna –, l’unica alternativa per evitare l’interruzione dell’attività delle imprese e delle filiere di servizio è consentire il transito in autostrada senza ulteriori aggravi. Le imprese di trasporto già versano una tassa speciale per transitare sulle provinciali alla Provincia e all’Anas. A Salt e Autocisa chiediamo di consentire, in via straordinaria, l’uso dell’autostrada fino a che non sarà possibile transitare sulle Lame. Siamo consapevoli del disagio, nell’immediato, causate dalla frana ma è indispensabile evitare un blocco delle attività economiche». 

Molti intanto intervengono sull’argomento, come come gli esponenti di Lunigiana Libera. «Da mesi abbiamo lanciato l’allarme sulla difficile situazione della strada delle Lame - si legge in una nota - dove un semaforo con un senso unico alternato non poteva di certo essere la soluzione. Tanti hanno nel tempo detto le loro perplessità sul mancato intervento da parte degli enti preposti e non hanno fatto altro che rimpallarsi le responsabilità. Ricordiamo l’intervista di un nostro esponente, Michael Santini, tramite il comitato Aulla viva Aulla, gli interventi del sindaco e la raccolta firme del Comitato Aeci Aulla. Il problema non può più essere ignorato vista l’importanza della strada, unica arteria di collegamento tra la Lunigiana e la costa, percorsa da studenti e pendolari. Deve subito essere garantita la sicurezza optando per una maggior manutenzione ordinaria, visteanche le continue precipitazioni, a carattere intenso» .