
Giancarlo Casani
Carrara, 6 aprile 2018 - E' ormai strappo netto tra il presidente dell'Accademia di belle arti Giancarlo Casani e il consiglio accademico. Dopo le dimissioni di Casani arriva la replica dei professori: "In merito a quanto affermato dott. Giancarlo Casani, presidente dimissionario dell’Istituzione, questo Consiglio Accademico ritiene necessario fare alcune precisazioni volte a dimostrare, se ce ne fosse il bisogno, che l’Accademia esisteva prima di lui e che i numerosi docenti, gli ex Presidenti e gli ex Direttori hanno svolto negli anni un lavoro didattico al passo con i tempi (come dimostra tra l’altro la messa in opera dell’isola robotica e la creazione del Dipartimento di Nuove Tecnologie dell’arte, il primo nelle Accademie italiane), un lavoro di recupero e di valorizzazione del Patrimonio artistico librario e immobiliare, un lavoro volto alla internazionalizzazione dell’Istituto attraverso Convenzioni europee e extraeuropee, in un’ottica di collaborazione con le istituzioni pubbliche (Comune, Provincia e Regione) e private. Per quanto riguarda il grave giudizio espresso dal Presidente sul Consiglio Accademico e in genere sui docenti come persone che “hanno una visione che va dal Frigido al Carrione”, gli consigliamo di andare a guardare gli atti approvati nel tempo dal Consiglio Accademico, così come i nomi di coloro che hanno lavorato e lavorano in Accademia, o che da questa sono stati chiamati per conferenze o workshop. Se il dott. Casani avesse compiuto questo piccolo gesto, avrebbe forse meglio compreso la realtà di questa Accademia. Il polverone sollevato in questi giorni è il frutto di una totale disinformazione su meccanismi e norme che regolano il funzionamento delle Accademie. Disinformazione alimentata ad arte con dichiarazioni che variano dal vittimistico all’offensivo, denotando uno scarso rispetto nei confronti dell’Accademia di Belle Arti di Carrara e, conseguentemente, delle istituzioni statali e della cosa pubblica, trattata alla stregua di una proprietà privata. Premesso che i compiti del Consiglio accademico, eletto dalla totalità dei docenti, sono quelli di decidere le linee-guida dell’attività didattica e culturale dell’Istituzione, e di vagliare pertanto le diverse proposte nel rispetto delle normative vigenti, nel caso riportato dal dott. Casani il Consiglio si è trovato di fronte alla proposta avanzata dallo stesso di deliberare in merito al conferimento di uno specifico incarico ad una agenzia privata di promozione e comunicazione da lui ingaggiata per promuovere il conferimento del diploma honoris causa a Massimo Bottura (da lui indicato e accettato dal C.A )e della qualifica di professore onorario a Maurizio Cattelan (su indicazione del C.A., con un progetto didattico specifico e concessione di borse di studio per gli studenti per 30.000 euro, messe a disposizione dall’artista) in data 23 aprile 2018. Tale spesa, come da affermazione del Presidente, sarebbe stata quantificabile in circa 45.000 euro: denari che in parte il Presidente affermava di poter coprire con 2 sponsorizzazioni private e che in parte, per una quota di 5.000/10.000 euro chiedeva di prelevare dal bilancio dell’Accademia".
"Il Consiglio - proseguono - ha messo in discussione in primis l’opportunità di dare incarico per la promozione dell’evento a un’agenzia di comunicazione, considerando che quest’anno l’Accademia, su richiesta del Presidente, ha nominato al suo interno un addetto stampa a seguito di pubblico concorso (che nel bando prevedeva, tra i requisiti obbligatori, l’iscrizione all’albo dei giornalisti e l’ “ottima conoscenza della lingua inglese”) e anche che Bottura e Cattelan sono già seguiti da uffici stampa di importanza internazionale che si possono coordinare per questo evento. Il Consiglio ha di seguito spiegato che, essendo la nostra una istituzione pubblica, non solo non poteva procedere ad un incarico diretto, ma non poteva assolutamente destinare a tale voce la cifra di 45.000 euro, somma fuori soglia, anche se proveniente in buona parte da sponsorizzazioni private, come proposto dal dott. Casani, per rispetto della normativa vigente, che recita: “non si possono effettuare spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza, per un ammontare superiore al 20 per cento della spesa sostenuta nell’anno 2009 per le medesime finalità”. (legge 9 aprile 2009, n.33). In poche parole: anche se il Consiglio fosse stato d’accordo sulla proposta in sé, non avrebbe potuto accettarla poiché la normativa lo impediva. Segnaliamo che già in precedenza il dott. Casani aveva proposto alla nostra Istituzione spese difficilmente sostenibili dal punto di vista etico ed economico, come quella relativa al restyling del sito, spesa da lui quantificata in 35.000 euro. In realtà poi il sito fu rinnovato per la modica cifra di 2.500 euro con il contributo progettuale dei professori dell’Accademia. Risulta comunque del tutto incomprensibile il motivo per cui il dott. Casani abbia deciso di dimettersi dalla Presidenza, non accettando le ipotesi proposte dal C.D.A. di mettere in diretto contatto l’agenzia da lui indicata con gli sponsor, sollevando in tal modo l’Accademia da ogni responsabilità economica e giuridica. Il Consiglio Accademico, tralasciando le affermazioni offensive sul suo operato rilasciate in abbondanza dal dott. Casani a mezzo stampa, e le offese rivolte a tutti i lavoratori dell’Accademia di Belle Arti di Carrara: ex Direttori, ex Presidenti, docenti e personale amministrativo e Ata, vuole altresì ricordare che l’Accademia, anche prima dell’avvento del dott. Casani, ha sempre mantenuto strettissimi rapporti con il suo territorio dal punto di vista progettuale e culturale, tanto con l’amministrazione pubblica (il Comune, la Regione e la Provincia di Massa Carrara), quanto con quella privata (La Fondazione Cassa di Risparmio), come testimoniano le numerose iniziative condivise: dalla presenza dell’Accademia nelle Biennali di Scultura alle mostre estive promosse dalla nostra Istituzione e condivise con il Comune. "Va ricordato, tra l’altro, che la Regione Toscana premiò il progetto dell’Accademia “Arte e informazione”, che il Ministero affidò all’Accademia l’organizzazione del “Premio delle Arti”, e che la Soprintendenza approvò e condivise il nostro progetto del restauro della Gipsoteca. Va segnalato infatti che ben prima del suo avvento come Presidente sono iniziati i lavori di recupero del patrimonio dell’Accademia e in particolare della gipsoteca e della marmoteca e degli Archivi Storici della Biblioteca, il restauro del Teatro anatomico, avviato il progetto di messa a norma di Palazzo del Principe, grazie anche al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, testimoniato dalle due grandi mostre: D’Apres Canova e Il tempo di Elisa, ospitate a Palazzo Binelli. L’importante lavoro di recupero del Patrimonio è culminato nel nuovo allestimento delle pitture, delle incisioni, delle sculture dell’Accademia, realizzato nel 2014, come documentato dal volume L’Accademia di Belle Arti e il suo Patrimonio. In quella occasione fu anche recuperato il marmoreo Altare degli Uomini Illustri e furono restaurati i Pugilatori di Antonio Canova. Con grande disinvoltura il dott. Casani si attribuisce quindi meriti, idee e progetti non suoi, portati invece avanti da altri. Tra questi, cita il Master di Scultura digitale come sua iniziativa, accusando il Consiglio Accademico di non volerlo promuovere. E sa bene che il Master è stato proposto dal Consiglio Accademico e approvato dal MIUR anni orsono proprio e che la nostra è stata la prima Accademia d’Europa a dotarsi di un’isola robotica e ad aprire un Dipartimento di Nuove Tecnologie dell’Arte. Purtroppo il Master di Scultura digitale non è ancora partito a causa della cronica carenza di aule didattiche atte a far svolgere 1.200 ore di lezione in ambienti attrezzati. Mancanza a cui l’attività presidenziale avrebbe dovuto fornire una risposta concreta, come ad altre problematiche importanti ed impellenti, e una soluzione in tempi accettabili. Sottolineiamo anche che i recenti restauri delle vetrate della manifattura Chini situate al piano nobile di Palazzo del Principe e della Sala del Campionario dei Marmi, ma anche il progetto di collaborazione di una Summer School in collaborazione con Galleria degli Uffizi , sono frutto di una proposta esterna che l’Accademia ha accettato; mentre per i restauri della Sala della Vittoria e della Nike si è adoperato il Direttore con il corpo docente. Lo stesso si sta occupando, in collaborazione con i docenti dell’Accademia, della nuova catalogazione delle opere appartenenti alle collezioni dell’istituzione, del recupero del fondo antico e del riallestimento dell’ala del Palazzo del Principe al fine di un’esposizione museale aperta al pubblico. Infine va evidenziato che il processo di internazionalizzazione dell’Accademia è iniziato ben prima dell’arrivo del dott. Casani". "Riteniamo infatti opportuno ricordare: che l'Accademia di Belle Arti di Carrara è un’istituzione di Alta Formazione Artistica e Musicale del MIUR, a forte vocazione internazionale da più di mezzo secolo; che circa il 50% dei suoi studenti è di provenienza internazionale, perlopiù extraeuropea; che da circa vent’anni è attiva nel Progetto Erasmus (studio e docenza) in partenariato con trenta università europee; che fin dal suo lancio nel 2009 ha aderito al Progetto ministeriale Turandot del MIUR per studenti cinesi e che sarà attivato un corso di lingua e cultura italiana coordinato con l’Università per stranieri di Siena; che negli ultimi anni la nuova Direzione ha attivato specifiche convenzioni per scambi di studenti e docenti con prestigiose università in Giappone, tra cui l’Università di Iwate; che fa parte di una rete di Accademie professionalizzanti in Europa “Thinking With Your Hands, within a digital age” (insieme alla Royal Academy of Art the Hague, Accademia di Rotterdam, Royal College di Londra e le Accademie di Scandinavia e Norvegia); che ha accordi con le Accademie di Changchun, Guanghzou, Renmin Pechino e San Pietroburgo (altre sono in via di definizione); che per ben due volte è stata invitata all’International Cultural Forum (Sessione Fine arts) in Russia ed all’Assembly of Academy of Arts; che collabora con la Citizen Columbus Foundation di New York e che ospiterà gli studenti della Columbia University di New York nei corsi di scultura in marmo, tecniche di fonderia, pittura e incisione della Summer School. Tutto questo senza bisogno di aiuto da parte del dott. Casani, che non era dovuto in quanto attività che non gli competono come Presidente. Il Consiglio Accademico, infine, vuole ricordare al dott. Casani che compito dell’Accademia, in primis, è occuparsi della didattica: pur felici della continuazione del recupero del Patrimonio, non va dimenticata la prima finalità della Scuola. L’Accademia stabilisce un piano di crescita numerica annuale in base alla propria capacità ricettiva senza svilire l’alta offerta formativa. Gli studenti si iscriveranno alla nostra Accademia proprio perché l’offerta formativa, creata dalle competenze di tutto il personale, sarà apprezzata e riconosciuta".