Come impiega il Comune i soldi dell’imposta di soggiorno? Se n’è parlato ieri alle Stanze del Teatro della Rosa. Nell’incontro con gli operatori turistici del territorio comunale l’assessore alle finanze Manuel Buttini ha reso note le cifre che l’ente spende per scopi turistici: di oltre 90mila euro l’anno per interventi diversi dal materiale pubblicitario per il Punto di informazione alla manutenzione ordinaria della Via Francigena, ai contributi per le manifestazioni di rievocazione storica. L’incasso dell’imposta di soggiorno dovrebbe compensare le spese generali ma al momento il gettito dell’imposta varata da di Pontremoli nel 2019 non ha ottenuto grandi risultati.
Nell’ultimo biennio gli incassi sono stati di 3.632 euro nel 2022 e 12.257,70 nel 2023. Durante la riunione è stato illustrato agli operatori turistici il nuovo sistema di comunicazione dell’imposta di soggiorno attraverso il portale attivato e per informare sulle modalità scelte dal Comune per reimpiegare gli introiti in interventi a favore dello sviluppo turistico locale (impostadisoggiorno.icatributi/pontremoli/). Le strutture ricettive possono registrarsi nella sezione dedicata. L’imposta é corrisposta per ogni pernottamento nelle strutture ricettive del territorio pontremolese, compresi gli immobili destinati a locazione breve fino ad un massimo di 5 pernottamenti consecutivi. Varia secondo la classificazione delle strutture. Per gli alberghi si parte da 0,50 euro (1 stella), 0,80 (2 stelle), 1 (3 stelle) 1,30 (4 stelle); lo stesso per campeggi e villaggi turistici, affittacamere e B&B versano 1 euro, gli ostelli 0,80.
L’assessore Buttini ha anche svelato l’incasso annuo del Museo delle statue stele: nel 2023 è stato 104.759 euro contro 100.187 euro di spese di gestione. Le spese della Compagnia del Piagnaro per Medievalis lo scorso anno sono state 140.117 euro e le entrate di 158.831.
N.B.