"La svolta arriverà dall’area industriale" Il disegno dello sviluppo parte dal lavoro

Il sindaco Francesco Persiani annuncia il piano strutturale entro fine anno. "Crescita caotica in anni di enormi lacune urbanistiche"

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di Francesco Scolaro

Tessere lo sviluppo urbanistico di una città è un lavoro complesso. Una trama di fitte relazioni economiche e sociali legata all’ordito principale: la visione d’insieme figlia delle idee dell’amministrazione e degli stimoli che arrivano dal territorio. E il principio di questo ordito il sindaco Francesco Persiani lo individua nella zona industriale apuana: è da lì che vuole disegnare il futuro di Massa con il prossimo Piano strutturale.

Un’ampia fetta di territorio da progettare per dare lavoro e occupazione. Per creare e distribuire ricchezza sull’intera città che già può sfruttare gli effetti di un Regolamento urbanistico in gran parte in vigore da poco più di un anno. "Completato il Ru abbiamo detto che volevamo aprire una finestra di un anno e mezzo in preparazione del nuovo Piano Strutturale, obbligatorio per arrivare poi al nuovo Piano operativo comunale (in pratica il nuovo Ru ndr). Un anno e mezzo che è servito ad adottare alcune varianti come quella sul rischio idraulico. Purtroppo siamo arrivati a questo strumento dopo anni di enormi lacune urbanistiche su Massa che hanno determinato uno sviluppo caotico".

Ed ecco i tempi che si prefigge l’amministrazione, inseriti anche nell’ultimo Documento unico di programmazione: "Per quasi tutto il 2021 manterremo aperta la finestra alle varianti e a fine anno, massimo all’inizio del prossimo, vorremmo adottare il nuovo Piano strutturale. Riprenderemo in mano la fascia di Ronchi e Poveromo. Ma soprattutto rivedremo la zona industriale, le fasce di bordo. L’area che va verso Carrara, da via Oliveti e l’Aurelia a tutta la zona industriale, deve riportare occupazione. Ha bisogno di essere razionalizzata. Vogliamo progettare uno sviluppo armonioso, senza castelli, muraglioni e fabbricati fatiscenti. Gli insediamenti artigianali, industriali e commerciali devono portare lavoro e risorse economiche da destinare a importanti opere pubbliche".

Nodo cruciale, però, nella progettazione dell’area industriale resterà quello delle bonifiche.

"La Commissione ambiente sta sollecitando Sogesid ma il progetto unitario di bonifica non c’è ancora. Per il terrapieno dell’ex Colonia Torino, alla fine si è capito che non è inquinato quindi si tratterà solo di una rimozione rifiuti che possiamo portare avanti come Comune; contiamo entro la fine del 2021 di completare l’opera".

Certo la pianificazione non può passare solo attraverso la zona industriale.

"Siamo convinti che alla città vadano riconsegnati luoghi e spazi pubblici. Non abbiamo una sala concerti, uno spazio congressuale, aree all’altezza di un capoluogo provincia. Una spina nel fianco, purtroppo, è quella delle colonie. Al momento, complice anche la pandemia, non sembra esserci un grande interesse. Speriamo di rilanciare l’area e attirare investitori anche tramite il Piano dell’arenile e dei viali a mare".

Nel rifacimento delle piazze c’è una visione di insieme?

"Certo. Pensiamo ad esempio a piazza Garibaldi, piazza Liberazione con la rotatoria delle poste: pensiamo a un percorso che potrebbe un domani portare ad una nuova ampian area pedonale. Deve svilupparsi in maniera armonica e graduale. E in tale direzione ha senso anche il potenziamento dei parcheggi all’ex Intendenza di Finanza. Per la piazza della Stazione la volontà è di creare qualcosa di bello ed evitare il degrado. Qualcosa da far vivere".

Altri progetti nel cassetto? "Presenteremo dei progetti per il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’abitare che finanzierà oltre 850 milioni di euro in 10 anni e ogni capoluogo potrà ottenere fino a 15 milioni di euro. Risorse destinate a interventi di rigenerazione urbana con spazi pubblici, sportivi e culturali e prevedono anche una quota di alloggi popolari".

Ma per fare tutto questo il Comune dovrà rafforzare il personale e il Dup prevede 24 assunzioni nel 2021.

"Ora abbiamo 363 dipendenti, compresi 8 dirigenti, che sono pochi rispetto alle esigenze di un capoluogo di provincia. Le 24 assunzioni serviranno sia a coprire i pensionamenti sia a potenziare settori tecnici e amministrativi, come urbanistica e sociale. E’ già pronto anche il concorso per il nuovo comandante della polizia municipale".